Musumeci: "Troppi arrivi dal Nord, ci prepariamo al peggio. Serve l'esercito"

Il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci chiede l'intervento dell'Esercito nell'Isola per contingentare il numero di ingressi e bloccare il controesodo

Il Governatore Nello Musumeci al centro tra l'assessore alla Salute Ruggero Razza e il capo della Protezione Civile Calogero Foti
Il Governatore Nello Musumeci al centro tra l'assessore alla Salute Ruggero Razza e il capo della Protezione Civile Calogero Foti

Il governatore siciliano Nello Musumeci chiede "l'intervento dell'Esercito" per "contrastare gli arrivi dal Nord Italia nell'isola". Lo ha annunciato a Mezz'ora in più su Rai3. "I prefetti sono stati avvertiti - dice - si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia. Se mettiamo questi posti di controllo con la possibilità dei soldati di essere agente di pubblica sicurezza, questo sarebbe un deterrente. In Sicilia ci prepariamo al peggio. Anche se fino a questo momento la diffusione appare contenuta. È chiaro che bisogna essere preparati al peggio. Abbiamo già preparato reparti da convertire per realizzare tra i mille e i millecinquecento posti letto necessari per l'ospedalizzazione ordinaria. A cui vanno aggiunti almeno altri 200 posti per la terapia intensiva".

In Sicilia il contagio ad oggi sembra abbastanza contenuto. A parlare sono i numeri perché dall'inizio dei controlli sono 2452 i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento, ovvero i policlinici di Palermo e Catania, e trasmessi all'Istituto superiore di sanità. Invece, 188 campioni (32 più di ieri) sono quelli inviati a Roma e che hanno avuto un esito positivo. Attualmente risultano ricoverati 71 pazienti (sedici a Palermo, trentatré a Catania, sette a Messina, uno a Caltanissetta, due ad Agrigento, due a Enna, sei a Siracusa e quattro a Trapani) di cui 15 in terapia intensiva. Altri 108 sono in isolamento domiciliare, sette sono guariti (due a Palermo e Agrigento, uno ad Enna, Messina e Ragusa) e due invece fino ad adesso sono le vittime. La Regione ha fornito anche la divisione nelle varie province: Agrigento, 20; Caltanissetta, 2; Catania, 91; Enna, 2; Messina, 10; Palermo, 33; Ragusa, 4; Siracusa, 15; Trapani, 11.

Con i dati in mano, il governatore Musumeci ha cercato di spiegare la situazione attuale in merito all'emergenza mondiale. "Noi siamo preoccupati per le oltre 31 mila persone arrivate in Sicilia in pochi giorni da Nord Italia". Un numero comunque sottostimato perché non è detto che tutti si siano registrati, e quindi autodenunciati, al portale messo a disposizione dalla Regione. "Abbiamo subito fissato un numero verde al quale chiunque rientrava dal Nord doveva autodenunciarsi e queste 31 mila persone sono registrate - dice - quante altre migliaia sono gtornate senza arrivate in Sicilia senza avvertire la stessa responsabilità?", si chiede Musumeci che argomenta il motivo della decisione di richiedere l'esercito nell'Isola. "Servono ai porti uomini in divisa - dice - ieri ho parlato con la ministra Lamorgese e sono stati effettuati numerosi controlli ai porti di Messina, ma anche negli altri punti di accesso in Sicilia. Non c'è bisogno di mettere i carri armati per strada ma di dare una mano a polizia e carabinieri". Musumeci ha anche ricordato. "La Sicilia è una regione di frontiera. Ecco perché può servire a scoraggiare chi arriva dal nord e da altri paesi del Mediterraneo.

Ho chiesto al ministro dei Trasporti di predisporre un'ordinanza che blocchi non solo tutti gli arrivi dei mezzi di trasporto nelle ore notturne ma di impedire il movimento dei passeggeri extraregionali. E consentire soltanto il trasporto delle derrate alimentari. Ho il dovere di difendere la salute dei miei cittadini", conclude.

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