I carabinieri hanno arrestato alcuni giovani che spacciavano stupefacenti tra i vicoli del mercato di Ballarò. In tasca i ragazzi avevano diverse banconote e molte dosi pronte per essere vendute al dettaglio. La retata è l'ennesimo episodio che ha permesso alle forze dell'Ordine, negli ultimi mesi di scoprire traPalermo e provincia numerosi casi di spaccio di stupefacenti tra giovanissimi.
I carabinieri di Palermo hanno setacciato il mercato di Ballarò, nel cuore della vecchia Palermo, per arrestare i giovani pusher che ogni sera spacciano tra i giovanissimi. Sono loro l'ultima frontiera della criminalità organizzata. Nell'ultimo weekend sono finiti in manette alcuni ragazzi ventenni, fermato anche un diciassettenne che si occupava di spacciare le dosi tra i ragazzi più giovani.
A Ballarò le vedette monitorano h24 il territorio, ma nonostante la criminalità organizzata abbia presidiato da tempo il quartiere imponendo il pizzo ai commercianti e la droga ai più giovani, i carabinieri sono riusciti ad assestare un brutto colpo alla criminalità. Gli agenti in borghese avevano notato da qualche giorno due ragazzi: uno prendeva contatti con i vari giovani acquirenti in transito a piedi in via Ballarò, l'altro si occupava della contrattazione e il relativo prelievo delle dosi nascoste in un tendone. Spesso le dosi erano nascoste vicino ad una colonnina nera dove passano dei tubi, talvolta erano occultate in un sacchetto nascosto a pochi metri di distanza sotto delle cassette vuote di coca cola, altre volte la droga era celata in delle piccole bustine di cellophane. Il tutto per eludere i controlli, ma nonostante gli accorgimenti, al fine di interrompere l’illecita attività di spaccio al dettaglio, i due pusher dopo essere stati bloccati, dalle perquisizioni personali e locali gli investigatori hanno ritrovato: 13 dosi di crack, 3 di hashish, marijuana e soldi in contanti di piccolo taglio.
"Tutta la sostanza stupefacente ed il denaro contante recuperati nel corso dell’operazione antidroga sono stati sottoposti a sequestro, in attesa rispettivamente delle analisi di laboratorio a cura del L.A.S.S. Carabinieri di Palermo, al fine di accertare l’esatto principio attivo delle stesse - spiegano i carabinieri -.
Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo, conclusosi nella giornata di ieri con la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari", concludono i militari dell'Arma.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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