"Non chiederò le dimissioni di Piantedosi". Così Renzi in Senato su Cutro

Matteo Renzi in Senato ha sottolineato come la sua forza politica sia stata l'unica a non aver chiesto le dimissioni di Matteo Piantedosi per la tragedia di Cutro

"Non chiederò le dimissioni di Piantedosi". Così Renzi in Senato su Cutro

Informativa in aula quest'oggi per Matteo Piantedosi in merito alla tragedia di Cutro, in Calabria. Il ministro dell'Interno ha riferito sull'operato del suo dicastero, smontando le teorie della sinistra che da una settimana ha intensificato le sue richieste di dimissioni dell'ex prefetto. Giorgia Meloni ha già dichiarato in più occasioni che non è sua intenzione rimuovere il titolare del Viminale e ha difeso Piantedosi dagli attacchi strumentali che arrivano da sinistra a ogni piè sospinto. L'unica forza di opposizione a non aver chiesto la rimozione del ministro dell'Interno è stata Italia viva, come rivendicato dallo stesso Matteo Renzi questa sera in Senato.

"E non si dica che non si può chiedere le dimissioni di Piantedosi, io non l'ho fatto e non lo farò. Ma quando ero capo del governo, Salvini chiese 137 volte le dimissioni di Alfano, per qualsiasi cosa c'era la richiesta precompilata", ha detto Renzi. Una stoccata ai suoi compagni di opposizione, che nonostante tutto hanno applaudito l'intervento del senatore, che ha chiesto a tutti di non fare "sciacallaggio" su quanto accaduto a Cutro. "L'identità nazionale italiana è di chi salva le vite in mare, non di chi fa i respingimenti. Su quella poltrona ci sono 2000 anni di civiltà, siatene all'altezza", ha detto ancora il senatore Renzi. Nel dibattito in Aula al Senato il leader di Italia viva, Matteo Renzi, ha voluto ricordare il comandante Todaro che "lavorava per la Regia Marina sotto il comando del duce", un "eroe mondiale perché ha sempre fatto prevalere le ragioni dell'umanità". Il Pd, dopo aver gridato per una settimana alle dimissioni, oggi in Aula ha fatto un passo indietro davanti alla compattezza dimostrata dal governo, che si è blindato attorno al suo ministro.

Massimiliano Romeo, intervenendo al Senato dopo l'informativa del ministro Piantedosi sul naufragio di Cutro, ha dichiarato: "A chi dice che il decreto Ong impedisce i soccorsi, vorrei ricordare che riprende le posizioni del ministro Minniti ai tempi del governo Gentiloni, assunte su indicazioni di Renzi, segretario del Pd". Alberto Balboni, esponente di Fratelli d'Italia e presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, ha dichiarato, rivolgendosi a Piantedosi: "Lei ha mantenuto impegno preso in commissione, la ringrazio di aver risposto a doverosa sollecitazione, giunta anche da me. Come da lei ricostruito dichiaro che nessuna responsabilità possa essere imputata alle istituzioni italiane, che hanno operato con realtà e abnegazione. Fratelli d'Italia è al suo fianco"

La maggioranza compatta ha difeso il ministro dell'Interno, sottolineando la correttezza del suo intervento. "Ha offerto in Parlamento una ricostruzione chiara dei fatti che hanno portato alla tragedia di Cutro, per come sono emersi finora.

Nessuno può mettere in discussione la sua professionalità, il suo senso di responsabilità, il suo rispetto per le istituzioni", ha dichiarato il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio, sottolineando che "chi ne chiede le dimissioni per una frase detta male o per una triste fatalità fa solo politica di basso rango".

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