Università e scuole, da ormai molti decenni, sono diventate la cantera degli estremismi rossi. È qui, infatti, che collettivi e centri sociali reclutano i giovanissimi e i giovani, facendo leva sulle velleità e sugli ideali, promettendo la lotta al sistema e le solite tematiche. Il dissenso è il nutrimento della democrazia ma ultimamente in Italia si stanno sviluppando estremismi pericolosi in nome, per esempio, dell'anarchico Alfredo Cospito. Le violenze di Torino sono solo un esempio del clima di tensione che sta montando nel nostro Paese, dove nelle università si moltiplicano eventi pseudoculturali, o spacciati come tali, tenuti da personaggi controversi.
"Le università italiane non possono trasformarsi in luoghi dove veicolare battaglie contro il 41 bis, legittimazione verso anarchici, che stanno mettendo a ferro e fuoco le città, e teorie negazioniste sul massacro delle Foibe. A Pavia il 15 marzo scorso si è tenuta la presentazione del libro 'Lotta continua-Niente da dimenticare' presentata dall'autore Guido Viale (ex dirigente di lotta continua a Torino) e Franco Bolis altro leader del movimento", hanno reso noto i due deputati di Fratelli d'Italia Chiara La Porta e Fabio Roscani.
E al di là dell'evento in sé, come sottolineato i due esponenti del partito di governo, l'elemento significativo di quell'incontro è stato soprattutto l'introduzione, accompagnata "dall'esortazione nei confronti di Alfredo Cospito a non abbandonare la battaglia contro il carcere duro". L'università di Padova, invece, spiegano gli stessi, "si terrà la presentazione del libro 'E allora le foibe?' presentata dall'autore Eric Gobetti: un testo che minimizza fino a negare l'eccidio di italiani per mano delle brigate di Tito. Su questi due episodi, utilizzati dagli organizzatori per la diffusione di idee violente e pericolose, abbiamo depositato due distinte interrogazioni parlamentari al ministro dell'Università e della Ricerca per capire se intende avviare le necessarie verifiche ed adottare eventuali provvedimenti".
La libertà di parola e di espressione nel nostro Paese è un pilastro democratico che non può essere sacrificato ma su certi temi si rischia di trascendere, come in queste circostanze, dove si rievocano alcune delle peggiori pagine del nostro Paese.
Elisabetta Gardini, intervenendo a fine seduta in Aula alla Camera si è appellata all'università di Padova affinché non conceda spazi al convegno dello storico Eric Gobetti, che lei definisce "sedicente". A suo avviso ci sarebbe un rischio di "negazionismo" sulle foibe e sull'esodo italiano dall'Istria e dalla Dalmazia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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