In una trattoria romana, a cena tra carne e amatriciana, i segretari regionali lombardi del centrodestra, si sono riuniti l'altra sera per la prima volta dall'elezione di Massimiliano Romeo alla guida della Lega lombarda. Anche se gli occhi erano puntati su Inter-Bologna - a tavola i tre interisti Romeo, Carlo Maccari di Fratelli d'Italia e Alessandro Colucci di Noi Moderati insieme al milanista Alessandro Sorte, coordinatore di Forza Italia -, si è discusso di politica, a cominciare dal rimpasto in Regione, sul quale poche ore prima il governatore Attilio Fontana era stato categorico: al momento non s'ha da fare.
Forza Italia ha scoperto le carte dopo una campagna di reclutamento che ha visto il gruppo azzurro al Pirellone aumentare di tre consiglieri rispetto al post elezioni, due dei quali in arrivo dalla minoranza. Una crescita che è stata riconosciuta anche dagli alleati e che ha allargato il perimetro della maggioranza che sostiene Attilio Fontana. Gli azzurri non hanno nessuna esigenza di spingere sull'acceleratore, anche perché considerano già un successo il fatto di aver acceso il dibattito sul rimpasto, innescato dopo l'arrivo a inizio anno dell'ex renziano Giuseppe Licata.
L'idea per il momento è di riaggiornarsi in estate, quando andranno rinnovate le commissioni consiliari e valutare se si può fare qualche aggiustamento. Linea condivisa da Fratelli d'Italia, che auspica un tagliando non solo numerico ma anche sull'efficacia delle politiche messe in campo e sui risultati raggiunti. A cominciare dalla sanità, dove però non si andrà all'assalto dell'assessorato al Welfare di Guido Bertolaso, peraltro blindato da Fontana. Rivedersi in estate va bene anche a Forza Italia che spera di arrivare a luglio con uno o due consiglieri in più.
Anche perché il governatore Attilio Fontana ha fatto intendere chiaro e tondo che a oggi non c'è nessun rimpasto all'ordine del giorno. Ragionamenti dunque rimandati, con Romeo incaricato dai segretari - tutti parlamentari ed ex consiglieri regionali -, di fare da tramite nei prossimi mesi con Fontana. A cena si è parlato anche delle prossime elezioni comunali di Milano, con l'obiettivo dei coordinatori regionali di costruire insieme una rosa di quattro o cinque papabili sindaci da sottoporre, sempre in estate, ai leader nazionali del centrodestra.
L'imperativo concordato e assolutamente condiviso è di non arrivare all'ultimo secondo con la scelta del candidato, come successe alle scorse amministrative. L'ultimo fronte aperto a tavola riguarda le comunali da preparare a Desio e a Opera, dove sono cadute le giunte e quelle di Rozzano che torna al voto dopo l'improvvisa scomparsa del sindaco Gianni Ferretti.
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