È la prima volta che succede da quando è nato il Pdl. Dopo tre anni e mezzo si riunisce l’Assemblea regionale degli eletti il cui rinvio a luglio dette ulteriore fuoco alle polveri della guerra tra il coordinatore regionale Mario Mantovani e il suo predecessore Guido Podestà. L’appuntamento è per oggi pomeriggio e domani mattina all’Atahotel di Pero, per un appuntamento che darà il via alla stagione congressuale che porterà (o almeno dovrebbe portare) tra fine novembre e la prima settimana di dicembre all’elezione dei nuovi responsabili cittadino e provinciale del partito. Con i rispettivi direttivi che, almeno nel caso del provinciale, dovrebbe essere composto da trenta membri. Così come ha chiesto il neo segretario politico Angelino Alfano che proprio oggi riunirà il «tavolo delle regole» per stabilire norme e regolamenti per i congressi e domani volerà a Milano dove alle 12,30 chiuderà gli stati generali. Prima uscita ufficiale in un’assise di partito di questo spessore, spiegano gli organizzatori, per cui «non a caso ha scelto proprio la Lombardia». E comunicano che «sono 1.200 amministratori lombardi del Pdl che hanno già inviato la loro adesione scritta, ma molti altri arriveranno direttamente». Soprattutto per il gran finale con Alfano per cui la sala allestita da un migliaio di posti potrebbe anche non bastare. «C’è molto entusiasmo - sottolinea Mantovani - Questo è il momento del rilancio. È indubbio che la sconfitta a Milano pesi, ma sono cose che succedono nella vita di un partito. Ora siamo pronti a una grande ripartenza».
Programma fiume quello della prima giornata con una prima sessione moderata dal vice coordinatore regionale Licia Ronzulli e dedicata agli interventi dei sindaci. Tra cui quelli di Brescia, Mantova e Pavia in rappresentanza dei 300 primi cittadini lombardi targati Pdl a cui se ne aggiungono altri 200 eletti nelle liste civiche. Si passa poi alle Province con l’eurodeputato Lara Comi che introdurrà Guido Podestà e gli amministratori provinciali di Brescia, Varese, Lecco, Cremona. Spazio poi alla Regione con il capo delegazione in giunta Gianni Rossoni e chiusura dell’onorevole Giancarlo Abelli rappresentante del governatore Formigoni per i Rapporti con il parlamento. Formigoni che ribadisce come da questo appuntamento si aspetti «la conferma di un percorso di profondo rinnovamento del Pdl e delle leggi elettorali». In sostanza «che siano confermate le date dei congressi per le elezioni dei coordinatori provinciali e mi aspetto anche che dalla Lombardia arrivi l’input per l’elezione anche per quelli regionali». Perché è proprio all’elezione del vertice regionale che Formigoni punta. E per questo ha già mobilitato la macchina ciellina a caccia di iscritti per un tesseramento che chiuderà il 31 ottobre. «I congressi - gli fa eco Carlo Fidanza - saranno il momento giusto per un rinnovamento del partito ancor più necessario in vista delle elezioni politiche del 2013».
Non prevista la presenza di Letizia Moratti, segno chiaro di un allontanamento dal partito, mentre l’altro ex sindaco Gabriele Albertini presenterà la sua richiesta di un «codice etico» per tutti gli iscritti.
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