Roma - "Stiamo assistendo ad una sorta di fiction ben impostata dalla sinistra. Il giovedì va in scena Santoro con il braccio destro Travaglio, quello che si è fatto organizzare le vacanze da persone condannate per mafia e quindi frequentatore di mafiosi, il venerdì il nuovo leader della sinistra il pluriomicida Spatuzza, il sabato il babbo di Cristiano di Pietro, quello che chiedeva raccomandazioni al Ministero dei Lavori Pubblici, il noto ex magistrato dei soldi nelle scatole di scarpe e delle Mercedes mai pagate organizza il 'No B day'. Una sequenza che non è casuale. Una strategia della menzogna tesa a sovvertire le istituzioni democratiche". V all'attacco a tutto campo, sull'affaire Spatuzza e sulle strategide anti-Cav della sinistra, il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.
"Per fortuna gli italiani sono ben consapevoli di come stanno le cose. Lo confermano i sondaggi che danno in crescita il Pdl. La strategia della menzogna, dell'uso degli assassini, della menzogna televisiva dei noti mestatori, delle manifestazioni organizzate da chi ha violato ogni regola, non spostano l'opinione degli italiani. Questa sequenza non casuale dimostra che c'é qualcuno che con una strategia eversiva vorrebbe vanificare la volontà democratica degli italiani"."Il fallimento della strategia dei PM che hanno utilizzato Spatuzza è evidente. Noi continueremo a governare occupandoci di economia, di sicurezza, di contrasto alla mafia. Noi - prosegue Gasparri - abbiamo fatto le leggi contro la mafia. E vorremmo ricordare a qualcuno che chi accolse la principale richiesta dei boss mafiosi, la cancellazione del carcere duro, il cosiddetto 41 bis, sono stati gli uomini dei governi della sinistra. Perché qualche Pubblico Ministero non indaga sul fatto che il governo D'Alema nella stagione '98-'99 si dimenticò di prorogare il 41 bis? Fui io, con una proposta di legge del novembre '98 approvata poi nei mesi successivi, a prorogare il carcere duro per i capi delle cosche. La sinistra non lo fece perche' evidentemente voleva accattivarsi la simpatia delle cosche". Se ci fossero dei Pmveramente imparziali - dice ancora il capogruppo - indagherebbero su quella sospetta scelta del governo D'Alema e della sua maggioranza di sinistra. Ai tempi di Prodi e del suo successore accaddero cose strane che andavano nella direzione dei famosi documenti di Riina e altri capi cosca. Noi invece nel passato ed oggi abbiamo varato le più dure norme antimafia".
Capezzone "I deliri di ieri della bestia Spatuzza e l'assurdo risalto che hanno avuto producono un solo effetto: quello di danneggiare l`immagine dell`Italia nel mondo", affonda Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. "E' inaccettabile che, in odio a Silvio Berlusconi vi siano forze che agiscono in direzione anti-italiana. Ma i cittadini hanno capito tutto, e il sostegno al Governo crescerà ancora".
Matteoli Il pentito Gaspare Spatuzza "si è inventato le accuse nei confronti del presidente del Consiglio per non finire in galera". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, all'arrivo a Torino per il primo viaggio ad alta velocità ferroviaria Torino-Milano. "Il pentito è un mafioso - ha detto Matteoli - se non è ancora stato arrestato, cerca accordi con le istituzioni per vincere appalti e per aggiustare i processi, quando si pente resta un mafioso e cerca accordi con le istituzioni per non finire in galera. Spatuzza rientra in questo quadro".
Latorre (Pd): serviva riserbo "La credibilità dei pentiti non dipende dalla loro fedina penale ma sta nella rigorosa verifica delle loro affermazioni". Nicola La Torre, vicepresidente dei senatori del Pd, ritiene che la credibilità di Gaspare Spatuzza, il collaboratore di giustizia che ieri ha deposto al processo a carico del senatore Marcello Dell'Utri, debba essere "valutata dalla magistratura attraverso rigorosi riscontri". Una circostanza, però, colpisce negativamente La Torre che ne fa oggetto di dibattito al Salone della giustizia in corso a Rimini: "Mi colpisce il fatto che 250 televisioni di tutto il mondo abbiano potuto registrare le dichiarazioni di Spatuzza senza un loro preventivo riscontro. Anche questo è un modo di fare uso improprio delle dichiarazioni dei pentiti". Oltre alla necessità di procedere con "riserbo" rispetto a quanto dichiarato dai collaboratori di giustizia, La Torre non manca però di sottolineare l'importanza avuta dai pentiti nella lotta contro il terrorismo e contro la mafia: "La scelta di pentirsi é piuttosto impegnativa e ha portato importanti risultati. Starei quindi attento a non gettare via il bambino con l'acqua sporca".
Bonaiuti: frasi del premier mai dette "Ancora una volta alcuni quotidiani attribuiscono al presidente del Consiglio stati d'animo che non gli appartengono e frasi che non ha pronunciato né pensato. Sulla vicenda Spatuzza il presidente Berlusconi non ha rilasciato alcun commento, essendo convinto del buonsenso e della capacità di giudizio degli italiani". Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti.
Bossi: "Su dell'Utri balle da Spatuzza" Quelle di Spatuzza "sono balle, sono storie". E' l'opinione del leader della Lega Nord, Umberto Bossi, che ha parlato a margine della partenza del treno Frecciarossa che inaugura l'alta velocità Torino-Milano. "Se doveva parlare - ha aggiunto Bossi - doveva farlo anni fa. Questo governo ha legnato pesantemente la mafia e la mafia non sta con le mani in tasca ma, secondo me, si ribella".
Maroni: il pentito farnetica Anche il ministro dell'Interno interviene sulla deposizione del killer pentito: "Da Spatuzza vere farneticazioni su Berlusconi, quelle secondo le quali sarebbe mandante delle stragi del ’93 e del ’94. C’è chi vuole colpire con queste dichiarazioni un governo che sta facendo contro la mafia qualcosa che non ha fatto nessuno negli scorsi decenni". Quanto alla legge sui pentiti, ha detto Maroni a SkyTg24: "Basta applicarla bene, i pentiti funzionano se non si prende per oro colato le loro dichiarazioni".
Secondo il ministro, in riferimento alle frasi di Spatuzza, "diventa un processo sommario se si crede alle parole di un pentito di mafia che può tranquillamente attaccare il governo facendo delle dichiarazioni inventate".
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