"From sheep to doggy style". La traduzione maccheronica di "pecorino" (diventata in inglese "pecorina") ha fatto il giro della rete, suscitando l'ilarità di tutti. E il Ministero dell'istruzione stavolta sceglie la via migliore per smorzare le polemiche sul nascere: non cercando giustificazioni. Anzi, oltre a riconoscere l'errore, si scusa e raccoglie con inusitata ironia tutti gli strafalcioni di un "infallibile ministero".
Nella homepage del sito, oggi è apparso un originale Focus, in cui viale Trastevere scrive: "Cari amici della rete, ultimamente vi abbiamo intrattenuto con alcuni errori involontariamente comici, tra i quali: il portale Scuola in chiaro che includeva fra i comuni italiani alcune località, tra cui Caporetto, che non lo sono più da decenni". Accennando anche alla vicenda "dagli effetti esilaranti" del bando di ricerca, il Ministero fa ammenda e sottolinea: "Non potete nemmeno immaginarvi quanto sia grande ed estesa la struttura amministrativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Non sbagliare mai è quasi impossibile".
Così il Ministero chiede scusa e ringrazia chi segnala gli errori "dell’attenzione e dell’affetto con il quale quotidianamente leggete e
scrutinate le migliaia di pagine e documenti pubblicati da questa amministrazione". E conclude: "Vi invitiamo a continuare a farlo e, se vorrete, l’ufficio stampa e il sito sono a disposizione per le vostre segnalazioni".
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semovente
17 Feb 2012 - 16:35
Beh, forse si riferiva al kamasutra all'italiana.
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Raoul Pontalti
16 Feb 2012 - 17:18
Caro il mio ministro o dirigente che parli per lui, il problema non è che un grande ministero commetta errori, è umano, ma non a ripetizione è per di più rivelanti una crassa ignoranza di materie come la lingue, la geografia, la storia, etc. Certi errori possono essere tollerati tra gli agronomi (con tutto il rispetto) del ministero dell'agricoltura, ma non al ministero dell'istruzione e dell'università. Ma uno straccio di laureato correttore di testi non lo avete?