Per tutto il Medioevo il viaggio a Roma, al pari di quello a Santiago di Compostela, è stato vissuto come un itinerario iniziatico verso unaltra dimensione. Roma era la nuova Gerusalemme e, poiché la Terrasanta era quasi irraggiungibile, i pontefici avevano incoraggiato la prassi del pellegrinaggio romano come sostitutivo di quello doltremare. Da quando il cammino della via Francigena venne inaugurato da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, nel 990, il percorso dei pellegrini divenne una via di collegamento strategica tra il nord e il sud dEuropa e terreno di scambi culturali. La mostra Il cammino della via Francigena (fino al primo giugno) nell'ex GIL (largo Ascianghi, 1), si propone di far conoscere, attraverso la fotografia contemporanea, i molteplici aspetti e i diversi territori dellultimo tratto del percorso, compreso tra Viterbo e Roma.
La mostra presenta le fotografie di Olivo Barbieri e David Farrell, i cui lavori sono stati già apprezzati nelle passate edizioni di FotoGrafia-Festival Internazionale di Roma, insieme con quelle di 12 giovani artisti che per due mesi si sono immersi nella realtà di città, borghi e campagne, anche in giorni ricchi di spiritualità come quelli della Settimana Santa. Le foto di Barbieri sono riprese dallalto e ci mostrano particolari paesaggistici e architettonici della via Francigena, come lanfiteatro di Sutri o lacquedotto romano a Nepi. Lirlandese Farrell, invece, predilige i boschi innevati di Monte Venere, restituendo loro unumanizzazione legata a piccole cose, come i segni rossi sui tronchi che identificano la via da seguire.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.