Le tombe egizie della Valle dei Re poggiano su un terreno fragile. E dunque sono a rischio. Ad essere in pericolo sono una buona metà dei sepolcri di Luxor. Per l'esattezza 30 su 63, perché realizzati in corrispondenza di zone di frattura. E ora, migliaia di anni dopo la loro realizzazione, si iniziano ad avvertire i segni del tempo. Crepe e allagamenti che minacciano di cancellare pitture e rivestimenti interni. E' tutto documentato nella ricerca presentata nel convegno della società americana di geologia in corso negli Stati Uniti, a Portland. Le tombe sembrano pagare le scelte errate fatte dagli stessi costruttori. Forse quei terreni furono scelti intenzionalmente, proprio perché il terreno era meno resistente e di conseguenza era più facile edificare. I geologi hanno passato le preziose e inquietanti informazioni agli archeologi perché mettano in atto strategie adeguate per proteggere le tombe da ulteriori allagamenti.
Le stesse mappe, preparate dagli scienziati, stanno anche aiutando gli esperti a scoprire nuove tombe: a guidarli sono proprio le zone di frattura, confermando che i siti scelti per costruire le tombe erano quelli con la roccia più cedevole.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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