"150 euro a ogni acquirente del pandoro". Ecco i dettagli dell'accordo tra Codacons e Ferragni

Ogni acquirente del pandoro Balocco di Chiara Ferragni riceverà 150 euro di indennizzo: così stabilisce il patto che porterà il Codacons a ritirare la querela

"150 euro a ogni acquirente del pandoro". Ecco i dettagli dell'accordo tra Codacons e Ferragni
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Il Codacons è pronto a ritirare la querela nei confronti di Chiara Ferragni dopo aver raggiunto l'accordo con gli avvocati dell'influencer per il caso dei pandori Balocco. Lo scorso dicembre era emersa un'operazione benefica poco chiara che, a seguito delle indagini, della querela dell'associazione dei consumatori, e della multa comminata dall'Agcm aveva portato la procura a iscrivere Ferragni nel registro degli indagati con l'accusa di truffa aggravata. Il Giornale può rivelare in esclusiva i dettagli dell'accordo raggiunto e le cifre stabilite di rimborso per i consumatori.

"L’accordo con Chiara Ferragni rappresenta un clamoroso successo per tutti quei consumatori che avevano acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ e che, dopo la sanzione dell’Antitrust, si erano rivolti alla nostra associazione allo scopo di ottenere un rimborso", ha spiegato Carlo Rienzi, presidente del Codacons. "Un successo dimostrato dai numeri, che parlano da soli: gli acquirenti del pandoro che chiedevano un rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco (3,68 euro) e quello griffato Ferragni (9,37 euro), otterranno ora un indennizzo di 150 euro ciascuno, proprio grazie all’accordo raggiunto dal Codacons. Risarcimento che, è bene ribadirlo, andrà ai consumatori, e non certo al Codacons", ci ha tenuto a sottolineare il presidente. L'unico risarcimento che vedrà il Codacons è quello per le spese legali, interamente in capo a Ferragni.

"Un risultato che va oltre ogni aspettativa, perché in caso di processo i consumatori coinvolti avrebbero dovuto avviare una lunga trafila giudiziaria per costituirsi parte civile, con spese legali ed esiti del tutto incerti, dal momento che i giudici, come spesso avviene in Italia, avrebbero potuto negare qualsiasi rimborso o risarcimento alle parti", si legge ancora nella nota di Rienzi.

"Siamo pienamente soddisfatti dell’intesa raggiunta con Chiara Ferragni, che non cancella assolutamente le irregolarità riscontrate dall’Antitrust, ma consente di riconoscere finalmente e in modo definitivo i danni subiti dai consumatori, garantendo ciò che chiedevamo fin dall’inizio: giustizia per chi, in buona fede, aveva acquistato il pandoro credendo di devolvere soldi all’ospedale Regina Margherita di Torino", conclude la nota.

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