71 anni fa nasceva il Regno di Elisabetta II: le foto dal primo all'ultimo Giubileo di Platino

Tutti i Giubilei festeggiati dalla regina Elisabetta nel 71esimo anno dalla nascita del suo regno dei record

71 anni fa nasceva il Regno di Elisabetta II: le foto dal primo all'ultimo Giubileo di Platino

Un regno lungo 70 anni, scandito da ben 6 giubilei, una monarca infaticabile, guidata per tutta la vita da un’incredibile forza di volontà e un encomiabile senso del dovere. La regina Elisabetta è stata un modello di ispirazione per generazioni, una delle ultime grandi sovrane del nostro tempo.

L’inizio di un lungo regno sotto il cielo dell’Africa

“Per la prima volta nella storia del mondo una giovane ragazza è salita su un albero un giorno come principessa e ne è scesa il giorno dopo come Regina”, disse il cacciatore Jim Corbett, riferendosi alle circostanze in cui avvenne l’ascesa al trono della regina Elisabetta, il 6 febbraio 1952. Infatti al momento della morte del padre, Giorgio VI, la nuova sovrana si trovava in Kenya con il principe Filippo. La coppia alloggiava al Treetops Hotel, un albergo molto particolare, poiché costruito sui robusti rami di un albero di fico.

Fu il duca di Edimburgo a dare il triste annuncio alla moglie. Il volto del nuovo principe consorte era teso “come se il mondo gli fosse caduto tra le braccia”, testimoniarono le persone presenti nell’hotel quel giorno d’inverno. Elisabetta non tradì alcuna emozione in pubblico, da vera monarca e discendente dei Windsor, ma accettò di prendere su di sé il peso di un regno. Onere e onore a cui si era preparata per anni. Quando il suo segretario particolare le fece la domanda di rito riguardante il nome con cui avrebbe voluto regnare, Elisabetta rispose soltanto: “Con il mio, Elisabetta, naturalmente”. Questa frase segnò l’inizio di un regno da record: la seconda era elisabettiana.

regina Elisabetta Giubileo d'Oro 2002

Il Giubileo d’Argento: 25 anni di regno

Nel 1977 Elisabetta II tagliò il suo primo traguardo da regina d’Inghilterra: i 25 anni sul trono. Un quarto di secolo festeggiato con un lungo viaggio della sovrana e del duca di Edimburgo in patria e in tutto il Commonwealth. Il tour reale iniziò a Glasgow il 17 maggio 1977. In soli 3 mesi Sua Maestà coprì 36 contee britanniche. Nessun altro sovrano inglese aveva mai viaggiato così tanto attraverso la nazione e in così poco tempo. In estate Elisabetta e Filippo intrapresero il tour nel Commonwealth, visitando Figi, Tonga, Nuova Zelanda, Australia, Papua Nuova Guinea e, infine, il Canada: 56mila miglia che gli infaticabili sovrani percorsero con il desiderio di incontrare quante più persone possibile.

Molti luoghi vennero “battezzati” in onore del Giubileo d’Argento, tra cui il Silver Jubilee Bridge che attraversa il fiume Mersey e collega le località di Runcorn e Widnes, la linea Fleet della metropolitana di Londra, ormai conosciuta con il nome di Linea Jubilee (però all’epoca del Giubileo era ancora in fase di costruzione e venne inaugurata solo nel 1979). Il momento centrale del Giubileo d’Argento fu il discorso pronunciato dalla regina Elisabetta al banchetto a Guildhall, il 7 giugno 1977. Una sorta di rinnovo della promessa fatta al popolo nel 1947, quando era ancora una principessa: “Quando avevo 21 anni ho impegnato la mia vita al servizio del nostro popolo e ho chiesto l’aiuto di Dio per fare un voto in tal senso. Anche se quel voto è stato fatto in gioventù, quando il mio giudizio era immaturo, non mi pento, né ritiro una sola parola”.

Giubileo d'Oro regina Elisabetta

Il Giubileo d’Oro in un’atmosfera di tristezza

Nel 2002 la regina Elisabetta festeggiò il Giubileo d’Oro per i suoi 50 anni sul trono d’Inghilterra e Buckingham Palace organizzò una serie di eventi che ruotavano attorno ai concetti chiave di “celebrazione”, “comunità”, “servizio”, “passato e futuro” “gratitudine al Commonwealth”. Le celebrazioni furono offuscate da due gravi lutti: il 9 febbraio di quell’anno morì la principessa Margaret, sorella della sovrana, mentre il 30 marzo successivo scomparve la Regina Madre. Inoltre, da diversi anni, la royal family era alle prese con scandali e un vertiginoso calo di popolarità. Nell’opinione pubblica, infatti, era ancora vivo il ricordo di Lady Diana, deceduta nel 1997 a Parigi e lo stupore per l’iniziale silenzio della monarca di fronte alla morte della ex nuora.

Elisabetta II, però, riuscì a recuperare il consenso popolare con un, nuovo, lungo viaggio nel Regno Unito e nel Commonwealth insieme al principe Filippo. Tra le tappe di questo tour da 64mila chilometri vi fu quella in Giamaica appena 9 giorni dopo la morte della principessa Margaret, che coincise con il 40esimo anniversario dell’indipendenza del Paese. Uno dei momenti più importanti di questo Giubileo fu il banchetto al Castello di Windsor, il 17 giugno 2002, durante il quale si trovarono riunite tre sovrane regnanti: Elisabetta, Beatrice d’Olanda e Margrethe di Danimarca. La Regina olandese abdicò nel 2013 in favore del figlio, mentre la sovrana danese è ancora ben salda sul trono.

Di quella serata rimangono le foto storiche delle tre Regine: Margrethe indossò un abito sulle tonalità del lilla, Elisabetta optò per un vestito con ricami il cui colore predominante era il bianco, mentre Beatrice scelse la combinazione rosso e oro. Nel suo discorso in onore del Giubileo, il 4 giugno 2002, la regina Elisabetta disse: “Gratitudine, rispetto e orgoglio, queste parole riassumono ciò che sento nei confronti del popolo di questa nazione e del Commonwealth e ciò che questo Giubileo d’Oro significa per me”.

Giubileo di Diamante e Olimpiadi regina Elisabetta

Elisabetta come Vittoria: lo sfarzo del Giubileo di Diamante

Il 2012 segnò il 60esimo anno da sovrana di Elisabetta II. Nessun altro re inglese, eccezion fatta per la regina Vittoria nel 1897, aveva mai raggiunto un simile traguardo. Il Giubileo di Diamante, poi, coincise con le Olimpiadi di Londra, rendendo i festeggiamenti ancora più sfarzosi, caratterizzati da un’eco mondiale. L’unica nota triste fu l’assenza del principe Filippo a diversi eventi ufficiali, a causa di un ricovero nell’ospedale di Aberdeen (Scozia), il 4 giugno di quell’anno, per un’infezione alle vie urinarie.

Tra gli eventi principali del Giubileo rimane indimenticabile la parata del 3 giugno sul Tamigi. Mille imbarcazioni, provenienti da tutto il Commonwealth, solcarono le acque del celebre fiume dando vita a uno spettacolo che non si vedeva da 350 anni. Altrettanto maestosa fu l’accensione di migliaia di lanterne in tutto il territorio del Commonwealth. Una di queste venne posizionata anche al Treetops Hotel in Kenya, dove la regina Elisabetta si trovava nel 1952, al momento della morte del padre, Giorgio VI e della sua conseguente ascesa al trono.

Nel discorso in onore del Giubileo di Diamante, il 5 giugno 2012, Sua Maestà dichiarò: “Spero che i ricordi dei felici eventi di quest’anno illumineranno le nostre vite per molti anni a venire. Continuerò a far tesoro e a trarre ispirazione dagli innumerevoli atti di gentilezza mostrati nei miei confronti in questo Paese e in tutto il Commonwealth. Grazie a tutti”.

Rubino e Zaffiro: i Giubilei mancati

Nel 2017 la regina Elisabetta raggiunse i 65 anni sul trono e fu la prima monarca al mondo a festeggiare il Giubileo di Zaffiro. Tuttavia non vi furono importanti celebrazioni ufficiali, a parte il tradizionale Trooping The Colour, visto che Elisabetta aveva già partecipato a fastose celebrazioni per i suoi 90 anni l’anno precedente. Il 6 febbraio di quell’anno, anniversario dell’ascesa al trono, Sua Maestà rimase a lavorare tutto il giorno a Sandringham.

Però di quel record regale ci rimane uno splendido ritratto della sovrana, realizzato da David Bailey nel 2014 e ripubblicato nel 2017. Nell’immagine Elisabetta indossa la parure di zaffiri che Giorgio VI le donò per il suo matrimonio, nel 1947. Inoltre il 19 luglio di quell’anno il governatore generale del Canada David Johnston regalò alla Regina, a nome della nazione, la meravigliosa “Sapphire Jubilee Snowflake Brooch".

Anche il Giubileo di Rubino per i 40 anni di regno di Elisabetta II, nel 1992, aveva avuto la stessa sorte di quello di Zaffiro. Pochi eventi di basso profilo che purtroppo coincisero anche con “l’annus horribilis” dei Windsor, funestato dalle separazioni dei principi Carlo, Anna e Andrea e dall’incendio, il 20 novembre, del Castello di Windsor.

regina Elisabetta Giubileo di Platino

L’ultimo record: il Giubileo di Platino

Il Giubileo di Platino per i 70 anni sul trono della regina Elisabetta, nel 2022 ,è stato l’ultimo grande evento del suo lungo regno. Tutti sapevano che non ve ne sarebbero stati altri, data non solo l’età avanzata della monarca, ma anche la sua salute sempre più fragile. Tuttavia questo pensiero mesto venne abilmente nascosto dietro al senso dell’umorismo della sovrana, che accettò di girare un divertentissimo spot con l’orsetto Paddington per aprire il concerto “Platinum Party” del 4 giugno. Neppure i polemici Harry e Meghan riuscirono a rubare la scena a Sua Maestà e tantomeno a oscurarne la gloria. Relegati dietro le quinte di Buckingham Palace, non ebbero alcun ruolo nelle celebrazioni.

Tra gli eventi non possiamo non ricordare l’accensione delle luci, avvenuta il 3 giugno 2022. Dal Castello di Windsor la Regina illuminò simbolicamente una scia di luci che arrivava fino a Buckingham Palace, accendendo anche il “Tree of Trees”, una scultura progettata, all’esterno del Palazzo reale, dall’architetto Thomas Heatherwick e composta da 350 piccoli alberi e piante. Altrettanto indimenticabile fu il Platinum Jubilee Pageant, ovvero la parata che ha raccontato la storia del regno di Elisabetta II, il 5 giugno 2022: la sfilata sul Mall venne aperta dalla carrozza dorata usata dal 1762 per le incoronazioni, la Gold State Coach, su cui era stato proiettato un ologramma della Regina nel giorno della sua incoronazione.

Dettaglio sentimentale: in occasione del grande concerto per il Giubileo, tenutosi la sera del 4 giugno di fronte a Buckingham Palace, l’allora principe Carlo chiamò la Regina “mamma” in pubblico, come già aveva fatto nel 2018, durante lo spettacolo per il 92esimo compleanno della sovrana al Royal Albert Hall di Londra.

Quel giorno di giugno Elisabetta II, in abito verde, si affacciò per l’ultima volta al balcone di Buckingham Palace. Nel suo messaggio di ringraziamento alla nazione scrisse: “Resto impegnata a servirvi al meglio delle mie capacità, supportata dalla mia famiglia”.

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