"C'era un accordo su 170mila euro". La bomba di Silvia Blasi su Totti e la Longarina

Si inasprisce lo scontro tra Francesco Totti e l'ex cognata sulla gestione del centro sportivo Longarina. Il Pupone ha ottenuto lo sfratto dell'Asd che fa capo a Silvia Blasi, ma lei parla di un accordo con l'ex cognato, che la scagionerebbe

"C'era un accordo su 170mila euro". La bomba di Silvia Blasi su Totti e la Longarina

Totti versus Blasi. Per la terza volta i due ex coniugi finiscono in tribunale e tutto è - come sempre - nelle mani dei giudici. Dopo la causa di divorzio, il processo sulla sparizione di Rolex e borsette, il tribunale di Roma è teatro dell'ennesima battaglia giudiziaria. Questa volta, però, Francesco ha un conto aperto non con Ilary ma con sua sorella maggiore Silvia, che dal 2018 gestisce l'Asd Longarina. L'ex calciatore ha ottenuto l'ordine di sfratto, ma la Blasi - come contromossa - ha messo in mora la sua scuola calcio e ora parla di un accordo tacito siglato nel 2000 con l'ex cognato.

Il divorzio tra il Pupone e la conduttrice dell'Isola dei famosi sta avendo pesanti ripercussioni anche a livello di rapporti tra le due famiglie e soprattutto dal punto di viste economico. Ilary e Francesco avevano proprietà e attività in comune, come il complesso sportivo della Longarina, a Roma Sud, che l'ex capitano ha acquistato vent'anni fa attraverso la società Srl Longarina. Dopo avere affidato la gestione del centro al fratello Riccardo, nel 2018 Totti ha passato l'attività a Silvia Blasi, la quale - attraverso l'Asd Longarina - ha amministrato le due attività di Totti, la scuola calcio Totti Soccer School e il Padel, che sono attive nel centro. Come in una sorta di matrioska russa, le varie società e associazioni hanno lavorato in armonia fino allo scorso anno, quando il Pupone e la conduttrice hanno annunciato il divorzio. Da lì è scoppiata la guerra.

La Longarina contesa

Francesco Totti ha preteso che la Longarina, essendo di sua proprietà, tornasse a lui anche nella gestione, ma Silvia Blasi si è opposta e a quel punto l'ex campione giallorosso si è rivolto al tribunale di Roma, ottenendo un ordine di sfratto, che diventerà esecutivo il 30 giugno. Tutt'altro che impensierita, la sorella maggiore di Ilary Blasi, seguita dall'avvocato Giuseppe Natale, è passata al contrattacco e ha chiesto la messa in mora della scuola calcio del Pupone, la Totti Soccer School, per debiti mai saldati alla sua società per circa 50mila euro. Uno a uno palla al centro, si potrebbe dire se solo si trattasse di una partita e, come nei match più importanti, ecco spuntare persino il Var.

Totti vuole le chiavi e 170mila euro

In tribunale il giudice ha posto l'attenzione sulla difesa di Silvia Blasi, che parla di un accordo con l'ex cognato sull'annullamento dei debiti accumulati durante la pandemia. "Totti durante i due anni di pandemia aveva deciso di sollevare l'Asd Longarina (la società di Silvia Blasi) dal pagamento dei canoni alla Srl Longarina, la società proprietaria del centro sportivo che fa capo all'ex stella della Roma. Il calciatore, però, successivamente avrebbe cambiato idea", riferisce Repubblica, che quantifica il debito "sospeso" in 170mila euro.

"La cognata, però, rimane sulle sue posizioni e comunica al giocatore che il debito non esiste in virtù di un famoso accordo siglato tra il numero 10 e la moglie", prosegue ancora il quotidiano che parla di una Blasi pronta a impugnare l'ordinanza di sfratto.

Secondo quanto emerso dalle carte processuali, Silvia si sentirebbe "tradita" da Francesco non solo per le accuse e la ritrattazione degli accordi, ma anche per essere finita al centro di una possibile ripicca familiare.

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