"Un flop". Il ritratto ufficiale di Carlo III che nessuno vuole

Pochi uffici pubblici hanno chiesto di esporre il nuovo ritratto di Carlo III, giudicato uno spreco di denaro

"Un flop". Il ritratto ufficiale di Carlo III che nessuno vuole
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La nuova fotografia di Carlo III, destinata all’esposizione negli uffici pubblici (su base volontaria), non starebbe riscuotendo la popolarità auspicata. Le percentuali di quanti hanno richiesto il ritratto, gratuito, sono davvero esigue, mentre gli antimonarchici lo hanno definito uno “spreco di denaro” pubblico, un’iniziativa di cui nessuno avrebbe sentito la necessità.

Il ritratto della discordia

A metà gennaio 2024 Buckingham Palace diffuse il nuovo ritratto di Carlo III, destinato agli uffici pubblici. Un’immagine realizzata al Castello di Windsor, nel novembre 2023, da Hugo Burnand, già fotografo ufficiale dell’incoronazione di Sua Maestà il 6 maggio 2023, del matrimonio di Carlo e Camilla nel 2005 e di quello di William e Kate nel 2011. Il Re, ricorda la Cnn, venne immortalato con indosso l’alta uniforme di Ammiraglio di Flotta della Royal Navy in un ritratto da 64 centimetri per 51 che tutti gli uffici pubblici avrebbero potuto richiedere gratuitamente.

“I ritratti ufficiali della regina Elisabetta II sono attualmente esposti da molte istituzioni pubbliche e il dono del nuovo ritratto ufficiale di Re Carlo III permetterà alle organizzazioni in tutto il Regno Unito di portare avanti questa tradizione”, dichiarò in un comunicato ufficiale il Cabinet Office aggiungendo che lo scopo del ritratto sarebbe stato quello di “riflettere la nuova era nella nostra Storia”.

Le polemiche, però, iniziarono fin da subito: per promuovere la diffusione della nuova immagine del sovrano il governo stanziò ben otto milioni provenienti dalle tasche dei contribuenti, scatenando l’ira degli antimonarchici, che bollarono l’intero progetto come “un vergognoso spreco di denaro”.

Lo scorso aprile il capo del gruppo Republic, Graham Smith, citato dalla Cnn, disse: “In un momento in cui la maggior parte delle amministrazioni comunali stanno alzando le tasse e tagliando i servizi pubblici, mentre le scuole e gli ospedali stanno lottando, spendere anche una sterlina per questa sciocchezza sarebbe una sterlina di troppo”. Daniel Kebede, leader della National Education Union citato dalla Bbc, ribatté con amara ironia su X: “Avete finito la colla? Avete un tetto che perde? Entra umidità dal telaio della finestra rotta? Ciò di cui la vostra scuola ha bisogno è un ritratto di Re Carlo stampato su carta di alta qualità”.

Un ritratto che (quasi) nessuno vuole esporre

Ora arriva per Carlo III anche la beffa: la fotografia è disponibile dallo scorso febbraio, ma non sembra che gli uffici pubblici stiano facendo a gara per esporla. Secondo il Times le istituzioni che avrebbero diritto a richiederla sarebbero 67.152, ma finora solo 20.565 lo avrebbero fatto: un fiacco 30%.

Il Daily Mail sostiene che, nello specifico, solo il 3% degli ospedali e il 7.4% delle scuole, università comprese, del Regno Unito avrebbero accettato la nuova immagine. Non solo: Sua Maestà è il Capo Supremo della Chiesa Anglicana, eppure solo un quarto dei luoghi di culto avrebbe richiesto il suo ritratto. Invece, in Inghilterra, la foto è stata esposta nell’82.7% dei 1.195 dipartimenti governativi, agenzie e autorità locali. Il Mail ha anche sottolineato che “i dipartimenti e le agenzie governative scozzesi hanno registrato un’adesione all’offerta notevolmente inferiore rispetto all’Inghilterra”.

La percentuale, in questo caso, è del 13,7% degli uffici pubblici, dice il Times. La spinta indipendentista della Scozia si farebbe sentire anche in questo frangente e non è poi così strano, visto che l’esposizione al pubblico dell’immagine di Carlo III simboleggia la condivisione dei principi monarchici. Non va meglio con il Galles che arriva al 13,8%, né tantomeno con l’Irlanda del Nord, che si ferma a un triste 10,5%.

Secondo i tabloid l’iniziativa sarebbe stata un “flop”: le istituzioni più rappresentative dell’intero regno non parrebbero così interessate alla fotografia, benché il Palazzo reale abbia chiarito che non è necessario sostituire l’immagine dell’amatissima regina Elisabetta con quella del suo successore. I ritratti possono essere affiancati.

Eppure è come se i sudditi di Sua Maestà britannica non avessero ancora accettato del tutto il nuovo Re e, nostalgici, volessero rimanere aggrappati a un passato che, per definizione, non esiste più, mantenendo esclusivamente il ritratto dell’indimenticabile sovrana.

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