I punti chiave
Tra poche settimane Carlo III e Camilla verranno incoronati nell’Abbazia di Westminster. La Regina consorte, però, avrebbe imposto una particolare modifica alla cerimonia e fatto delle scelte relative al suo look che potrebbero riflettere una nuova interpretazione del suo ruolo, un nuovo modo di essere sovrana, benché qualcuno sostenga addirittura che possano nascondere una vendetta tardiva contro Lady Diana.
La corona
Camilla non indosserà una nuova corona per l’evento del 6 maggio. È una tradizione troppo dispendiosa in un periodo in cui il regno lotta contro l’inflazione, la crisi economica e i problemi legati all’ambiente. La discrezione e la sobrietà sono parole d’ordine dell’incoronazione di Carlo III. La sovrana consorte ha scelto il diadema della Regina Mary, che verrà modificato aggiungendo i diamanti Cullinan III, IV e V e accuratamente evitato la corona della Regina Madre con il Koh-I-Noor, la splendida gemma di cui l’India chiede la restituzione.
Il partito di Narendra Modi, il Bharatiya Janata Party, ha dichiarato che mostrare di nuovo in pubblico il Koh-I-Noor sarebbe pari a un affronto, poiché “risveglierebbe ricordi dolorosi del passato coloniale”. Così la controversia ha assunto anche un significato diplomatico e politico. Alimentare polemiche è l’ultima cosa che il re vuole, soprattutto all’inizio del suo regno e a poche settimane dalla cerimonia, benché tenere chiuso nei forzieri reali il diamante della discordia appaia anche come una decisione presa sulla scia del “politicamente corretto”.
Niente più duchesse
Camilla avrebbe anche espresso un desiderio: non saranno, come consuetudine le duchesse a sorreggere il baldacchino sotto al quale verrà consacrata Regina consorte, bensì i suoi nipoti. Un’altra tradizione infranta, ma per lasciar spazio all’unità familiare, per rafforzarla. La Regina vuole accanto a sé i suoi discendenti, le persone più care, ma anche lanciare un messaggio all’opinione pubblica sulle “realtà della vita moderna, di cui una famiglia allargata è l'elemento centrale”.
Lo stesso stilista di Diana
La scelta più controversa della Regina consorte riguarda lo stilista che disegnerà l’abito per la sua incoronazione, ovvero Bruce Oldfield. Particolare non trascurabile: era lo stilista preferito della principessa Diana. Per qualcuno si tratterebbe della vendetta, seppur tardiva, di Camilla, comunque di uno scivolone che si poteva evitare, di discutibile gusto. Ma non è detto, come spiegato da un insider al Sun: “Tra Camilla e Bruce c’è una profonda amicizia da tanti anni, quindi per certi versi è la scelta [più] ovvia…Camilla si fida di Bruce…” che ha lavorato per lei in diverse occasioni".
Forse affidare a Oldfield un incarico tanto importante non ha a che fare solo con il suo indiscutibile talento ed è stato un rischio solo apparente: in realtà avrebbe più a che vedere con la volontà della Regina consorte di chiudere la porta al passato, di iniziare una nuova fase. Con la selezione della corona e il ruolo affidato ai nipoti la moglie di Carlo III ha infranto delle tradizioni, creato precedenti, apportato novità. Con la nomina di Oldfield avrebbe voluto far sapere al mondo intero di essere ormai libera dai condizionamenti. Camilla non è più “l’amante”, ma la consorte e la monarca che sceglie i suoi collaboratori in base ai suoi gusti, alle sue idee, a ciò che vuole.
Tutte decisioni, queste, mirate ad avvicinarla al popolo e che stanno decretando il crescente successo della sua immagine. Camilla, la donna che ha raggiunto i suoi obiettivi con tenacia, pazienza e determinazione, ora ha davanti a sé una nuova sfida: essere Regina dopo Elisabetta II. Ma sta già modellando questo ruolo sulla sua personalità, a giudicare dalle scelte relative all’incoronazione.
Come ha spiegato una fonte, citata dal giornale "Oggi": “Camilla ha imposto la sua visione per una cerimonia di incoronazione moderna, che rifletta la Gran Bretagna di oggi, non quella coloniale di cui si era trovata a capo sua suocera oltre 70 anni fa”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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