Il 30 novembre 2024 il principe Alberto II, la principessa Charlene e i loro figli Jacques e Gabriella hanno preso parte alla tradizionale accensione delle luminarie natalizie a Place Du Palais e a Place du Casino, dando l’avvio ufficiale alle Feste nel Principato. Lo scorso 2 dicembre, poi, sui profili social ufficiali del Casato è stata pubblicata la cartolina di Natale, uno scatto dall’atmosfera informale e accogliente realizzato da Éric Maton. Charlene, il marito e i gemelli guardano sorridenti verso l’obiettivo, in un ambiente in cui i toni dominanti del bianco e del marrone comunicano serenità. Le loro vite, però, non sono sempre state felici come appaiono in questa fotografia. Per i Grimaldi il concetto stesso di felicità sarebbe, secondo alcuni, una chimera, a causa di un’antica maledizione che li perseguiterebbe da secoli.
Ranieri I e la strega
Sulla leggenda dell’anatema lanciato contro i Grimaldi esistono diverse versioni che affondano le radici nelle origini genovesi del Casato. Il protagonista, però, è sempre Ranieri I Grimaldi (circa 1267- circa 1314), divenuto secondo Signore di Monaco alla morte del cugino Francesco Grimaldi, il quale viene ricordato per essere stato il capo guelfo che conquistò la Rocca di Monaco.
Nel racconto più famoso, riportato da Royal Central, Ranieri I, dopo aver guidato con successo lo schieramento formato da francesi, olandesi e genovesi contro quello fiammingo nella Battaglia navale di Zierikzee (10-11 agosto 1304) ed essere stato nominato Ammiraglio di Francia, avrebbe rapito una donna fiamminga.
Quest’ultima, per vendetta, avrebbe scagliato sulla famiglia una maledizione, tuonando: “Mai un Grimaldi troverà la felicità nel matrimonio”. Secondo un’altra versione molto popolare, invece, una strega condannata alla pena capitale da Ranieri I avrebbe formulato l’anatema poco prima di morire sul rogo. Queste leggende di settecento anni fa “spiegherebbero”, secondo alcuni, gli amori sfortunati di molti dei discendenti della famiglia.
Separazioni, divorzi e figli illegittimi
Il principe Luigi I (1642-1701), per esempio, sposò Catherine-Charlotte de Gramont (1639-1678). La principessa era dama di compagnia di Enrichetta Anna Stuart, cognata di Luigi XIV. Per questo motivo Luigi I e la moglie trascorrevano molto tempo a Versailles. Catherine, però, venne notata dal Re Sole e ne divenne l’amante, seppur per poche settimane (scalzata dall’ambiziosa e controversa Madame De Montespan).
Luigi I, deluso e umiliato, scelse di dedicarsi alla vita militare, distinguendosi in diverse battaglie e, in particolare, nella Guerra d’Olanda (1672-1678). Combattere lo distraeva dal dolore per il tradimento di Catherine, offrendogli una via di fuga dalla soffocante corte francese.
Neppure i matrimoni di Alberto I di Monaco (1848-1922) furono fortunati. Nel 1869 sposò l’aristocratica Maria Vittoria Hamilton (cugina di terzo grado di Napoleone III), da cui ebbe un figlio, il futuro Luigi II. Maria Vittoria, però, non riuscì ad ambientarsi nel Principato. Le nozze vennero annullate nel 1880 e la nobile si risposò proprio in quell’anno con il principe Taszilo Festetics (uno dei loro figli, la contessa Maria, era la nonna della principessa Ira von Fürstenberg). Finì con una separazione (senza divorzio), nel 1902, anche la seconda unione di Alberto I con l’americana Marie Alice Heine, sposata nel 1889.
Non andò meglio alla principessa Charlotte Grimaldi (1898-1977), nonna del principe Alberto II e principessa ereditaria di Monaco dal 1922 al 1944 (quando cedette il diritto a regnare al figlio Ranieri III). Figlia naturale di Luigi II e della cantante Marie-Juliette Louvet (venne riconosciuta nel 1919 dopo diverse peripezie), nel 1920 Charlotte sposò il conte Pierre de Polignac. La coppia ebbe due figli, il già citato Ranieri III e Antoinette, ma divorziò dieci anni dopo, quando la principessa iniziò una relazione con un italiano. Secondo le indiscrezioni una delle ragioni della fine di questa unione sarebbe stata la scoperta della presunta omosessualità di Pierre.
Lutti e tragedie
Ranieri III di Monaco (1923-2005) perse la moglie, l’indimenticabile Grace Kelly (1929-1982), in un terribile incidente d’auto avvenuto sulla strada tra Roc Agel, la residenza estiva dei Grimaldi e Monaco. Le disavventure amorose dei loro figli sono state ben documentate dai rotocalchi: la principessa Caroline, primogenita di Ranieri III e di Grace Kelly, sposò il banchiere Philippe Junot nel 1978, ma i due divorziarono nel 1980 a causa dei tradimenti di lui.
Caroline ottenne anche l’annullamento dalla Sacra Rota. Nel 1983 si unì in matrimonio con Stefano Casiraghi, vittima di un incidente mortale nel 1990, durante i campionati del mondo offshore di Monte Carlo. Nel 1999 Caroline convolò a nozze con il principe Ernst August di Hannover. La coppia è separata dal 2009, ma sembra che la principessa non abbia alcuna intenzione di concedere il divorzio al marito.
La figlia di Caroline, Charlotte Casiraghi, ha lasciato il marito, il produttore Dimitri Rassam, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. Tra le motivazioni, secondo Voici, ci sarebbe una crisi iniziata perché Dimitri “non era abbastanza presente” e, di conseguenza, “non esisteva più alcuna vita famigliare”. Charlotte e l’ex marito si incontrarono nel 2017 e si sposarono con rito civile nel 2019.
La secondogenita di Stefano Casiraghi ha avuto un figlio da Rassam, Balthazar, nato nel 2018 e un altro, Raphaël, nato nel 2013 dalla relazione (finita nel 2015) con l’attore Gad Elmaleh. La principessa Stephanie, terzogenita di Ranieri, sposò la sua guardia del corpo, Daniel Ducruet, nel 1995. Il matrimonio naufragò l’anno successivo, ancora una volta per i tradimenti dello sposo.
Nel 1998 Stephanie ebbe una figlia, Camille, dal capo della sua security, Jean Raymond Gottlieb. Tre anni dopo iniziò una relazione con Franco Knie, addestratore di elefanti nel circo omonimo, ma nel 2003 andò all’altare con l’acrobata portoghese Adans Lopez Peres (sempre del circo Knie). Neppure quest’unione fu felice: la coppia si disse addio dopo un anno.
I guai sentimentali del principe Alberto
Sua Altezza Serenissima ha avuto una vita amorosa altrettanto vivace. Nel 1991 conobbe la cameriera californiana Tamara Rotolo, da cui ebbe una figlia, Jazmin Grace, l’anno successivo (ma riconosciuta nel 2006). Nel 1997, invece, incontrò la hostess di Air France Nicole Coste, che gli diede un altro figlio, Alexandre, nel 2003 (Alberto ne riconobbe la paternità nel 2006).
Sembra che la presenza di Jazmin Grace e Alexandre sia stata causa di crisi tra il principe e sua moglie, Charlene, conosciuta nel 2001 e sposata il 1° luglio 2011. Negli anni, ciclicamente, sono emerse voci insistenti di un imminente divorzio. Alberto e Charlene, secondo alcuni, condurrebbero da tempo vite separate. Addirittura, nel 2022, Voici riportò l’indiscrezione secondo cui la principessa avrebbe stipulato con il marito un contratto da 12 milioni di euro all’anno in cambio della sua presenza agli eventi mondani del Principato. Per salvare le apparenze.
Nel 2021, quando Charlene rimase molti mesi in Sudafrica, bloccata da un’infezione a orecchie, naso e gola, il gossip su una presunta separazione si intensificò. Finora, però, non è stato confermato nulla di quanto ipotizzato dai tabloid. Al contrario: le Loro Altezze Serenissime sembrano aver ritrovato la tranquillità dopo la malattia della principessa, che a ogni uscita pubblica appare sempre in forma e raggiante.
La “maledizione” dei Grimaldi
Queste vicissitudini familiari non hanno nulla a che vedere con un’ipotetica, fantasiosa "maledizione". Sono, molto semplicemente, eventi drammatici che possono accadere a chiunque. I Grimaldi hanno una storia secolare, “scritta” dalle vite di decine di persone, molte delle quali sono diventate dei veri e propri personaggi storici. Ognuna di queste esistenze si è formata su eventi felici e tristi, come è normale che sia. Di solito, però, fanno più rumore questi ultimi e, per questo, vengono maggiormente esposte alla luce dei riflettori.
Nessuno racconta, per esempio, che molti dei matrimoni citati sono stati felici, almeno fino a un certo punto. Senza contare che in più di sette secoli ci sono state anche vicende a lieto fine. Non solo: gran parte degli amori sfortunati dei Grimaldi si concentrano nel periodo che va dalla seconda metà dell’Ottocento a oggi, riflettendo, almeno in parte, i grandi mutamenti sociali di questo lungo arco di tempo. Non possiamo scindere queste vite dal contesto storico in cui si ritrovarono.
La “maledizione” dei Grimaldi è solo una leggenda, non un fatto: mancano i riferimenti di base, ovvero il tempo, il luogo. In una versione abbiamo un vago appiglio, ovvero la Battaglia di Zierikzee, ma non conosciamo le circostanze esatte. Della “strega” non vi è alcuna traccia, neppure un nome. Inoltre è fin troppo strano che “l’anatema” si concentri proprio sull’aspetto sentimentale e non per esempio, su quello ben più sentito della discendenza, o addirittura della morte.
Non dimentichiamo, poi, che all’epoca della leggenda i matrimoni erano spesso combinati dalle famiglie per assicurarsi delle alleanze e non era affatto improbabile che fossero male assortiti.
La strega non è che un espediente per tentare di individuare una causa precisa alle sventure che capitano. Un capro espiatorio che può essere eliminato (il rogo della leggenda) e per questo rassicura, dando l’illusione che ogni cosa sia sempre sotto il nostro controllo.
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