Lino Banfi censurato su Facebook, lo sfogo contro Zuckerberg: "Ti spezzo il capocollo"

Dopo l'ennesima chiusura del gruppo Facebook a lui dedicato, Lino Banfi ha scritto una lettera-sfogo sul Corriere e con ironia ha bacchettato Mark Zuckerberg

Lino Banfi censurato su Facebook, lo sfogo contro Zuckerberg: "Ti spezzo il capocollo"
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"Papéle papéle, cosa ho fatto io a Mister Mark Zuckerberg e ai suoi algoritmi?". Così Lino Banfi ha esordito sul Corriere della sera nella sua lettera di sfogo contro il Ceo di Meta, reo di limitare l'attività dei fan dell'attore pugliese, cancellando continuamente il gruppo Facebook a lui dedicato.

La vicenda ha il sapore della commedia comica, che ha reso celebre Lino Banfi, ma di fatto sta creando non pochi disagi a Nonno Libero, alla sua schiera di fan e agli amministratori del gruppo "Noi che amiamo Lino Banfi" operativo sulla piattaforma Facebook da diversi anni. Già, perché secondo le regole degli amministratori e sulla base dell'algoritmo Meta, il gruppo viola di continuo le norme della piattaforma e ogni volta gli utenti vengono bannati e il gruppo chiuso.

La lettera contro Zuckerberg

A raccontarlo è stato Lino Banfi in una lettera aperta inviata al Corriere per rivelare - con toni tragicomici - quanto sta accadendo ai suoi fan. "Da circa sette anni esiste un gruppo Facebook ideato e coordinato da Calogero Vignera. E sono davvero tante le persone di tre generazioni e di inizio di una quarta, che fanno e pubblicano cose bellissime in mio onore e cosa succede? Arriva il signor Zuckerberg che ordina ai suoi algoritmi italiani: 'Chiudete subito Banfi!'", ha spiegato Banfi, entrando nel merito del problema: "Tutto questo perché i miei ammiratori si scambiano idee, video, messaggi, usando il linguaggio banfiota e in questo linguaggio ci sono esclamazioni come 'Porca putténa', 'Disgrazieto maledetto, ti metto l’intestino a tracollo' e altri".

Il messaggio a Elon Musk

Così l'ultima esclamazione - "Picchio De Sisti e gli spezzo pure la noce del capocollo!" tratta dal celebre film "L'allenatore nel pallone" - ha fatto chiudere nuovamente la pagina "Noi che amiamo Lino Banfi" e tutto il materiale raccolto nel tempo è andato perduto. "Tutto cancellato, il gruppo annullato e si deve ricominciare da zero...", si è sfogato Lino Banfi che, tra il serio e il faceto, ha puntato il dito contro Mark Zuckerberg: "Ci ho messo più di 60 anni per far parlare il mio linguaggio a tutti, mi chiamano Maestro, mi danno i premi alla carriera e questo mi spegne tutto! Ma come si permette ‘sto arcimiliardario maledetto che chi chezzo lo conosce?". E giù a citare le esclamazioni più celebri dei suoi film tra "chezzo", "porca puttena" e Co.

Infine, l'attore si è rivolto a Elon Musk - che dovrebbe affrontare proprio Zuckerberg in un incontro di lotta - nel tentativo di farlo intercedere per lui: "Caro Elon, devi dire al tuo rivale di lasciare in pace il nonno nazionale. Come si dice tra seri centurioni, fai il brévo e non rompere i co... siddetti!".

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