Ambra Angiolini si racconta a ruota libera. L’attrice è arrivata al Riviera International Film Festival e ha deciso di aprire il suo cuore, rivelando aneddoti molto delicati del suo passato. Così, senza freni, ha svelato anche i rischi del suo mestiere: “Essere famosi è pericoloso quando non sai che lavoro fai”, ha detto prima di aggiungere: “Quando l’essere famosi diventa un lavoro, quando non sai perché sei popolare. A me è capitato di essere solo famosa all'inizio della mia carriera, senza averne preso le misure, ed è un qualcosa che può fare molta paura”. Nel corso del suo racconto, ha anche affrontato un tema molto delicato, quello del body shaming.
Ambra Angiolini e il rapporto con il corpo
“Io mi sono sempre sentita sbagliata, non ho mai capito come poter amare il mio corpo”, ha subito spiegato Ambra, prima di aggiungere: “Mi sono resa conto di avere questo problema fin da piccola, un disturbo per cui non posso dare la colpa al mondo esterno però diciamo che non ha aiutato”.
È a questo punto che l’attrice ha deciso di svelare un aneddoto molto particolare: “Ricordo che una volta in aeroporto, avevo circa 15 anni, e da una vetrina leggo il titolo di un giornale sotto a una mia foto. C'era scritto ‘Ambra scoppia di successo', scoppia nel senso che ero diventata grassa’”. E ancora, ha proseguito: “Se quel titolo fosse stato ‘che cosa è successo ad Ambra?’ oppure se mi avessero fatto notare che non sembravo più felice, io avrei cercato di essere felice, invece avendo capito che ero grassa ho cercato di essere magra e lì mi sono fregata”. Infine, ha concluso: “Ci sono voluti veramente tanti anni per capire che in quella foto non avevo cinque chili in più, ma avevo cinque chili in meno di felicità, ed erano quei chili che avrei dovuto recuperare”.
Le fragilità di Ambra Angiolini
Nel corso dell’intervista, l’attrice ha anche ricordato il suo primo ruolo nel mondo del cinema, in Saturno Contro di Ferzan Özpetek. Proprio a proposito del regista ha detto: “Lui mi ha dato fiducia, ed è stato il primo. Avevo partorito da poco, ero appena diventata mamma e mi sentivo molto fragile”.
È proprio per questo che ha spiegato: “Mi sembrava quindi impossibile che qualcuno mi volesse proprio per quella fragilità che a me risultava scomoda, strana”.
E così senza ombra di dubbio, Ambra Angiolini ha concluso: “Da quel momento in poi la fragilità è diventata un tratto fondamentale del mio lavoro. In tutti questi anni l’ho nutrita, alimentata, l'ho fatta diventare un superpotere. E oggi sono molto felice di poter dire che la fragilità è una delle basi più solide che ho, nel lavoro e non solo”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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