"Si sente ancora di più una riserva". I veri sentimenti di Harry verso Kate

La diagnosi di Kate Middleton potrebbe aver riacceso rivalità mai sopita con i principi di Galles e la sensazione di Harry di sentirsi un'eterna "ruota di scorta"

"Si sente ancora di più una riserva". I veri sentimenti di Harry verso Kate

Harry e (pare, soprattutto) Meghan sarebbero riusciti a comportarsi male perfino dopo la diagnosi di tumore di Kate, in un frangente così incerto e delicato per la royal family, rifiutandosi di portare Archie e Lilibet Diana a Londra, il prossimo maggio. Paradossalmente, ci dicono gli esperti, ciò potrebbe essere dovuto al fatto che nel duca di Sussex si sarebbe risvegliata quell’amara sensazione di sentirsi una riserva, ma stavolta non nei confronti di William, bensì della principessa di Galles. Quest’ultima in questi mesi è stata al centro dell’attenzione internazionale, ricevendo solidarietà dai quattro angoli del pianeta. Un discorso del genere potrebbe apparire insensibile, increscioso, eppure sembra che, nonostante il dispiacere per la cognata, Harry non riesca a liberarsi da timori opprimenti, che ormai dovrebbero appartenere al passato.

Meghan dice di no

“Per nessun motivo Meghan porterebbe i figli nel Regno Unito. William e Kate hanno proposto a Meghan e a Harry di portare i bambini, che le loro due coppie e le loro famiglie provassero a recuperare, ma il suggerimento non sta portando da nessun parte”, ha dichiarato l’esperto reale Tom Quinn al Mirror, riferendosi al prossimo viaggio del duca a Londra, l’8 maggio 2024, in occasione di una funzione, alla St.Paul’s Cathedral, che celebrerà i 10 anni dalla creazione degli Invictus Games. Nonostante i problemi che stanno affrontando William e Kate sarebbero “entusiasti all’idea di tentare una riconciliazione con Harry e Meghan”, ha aggiunto l’autore, ma non varrebbe lo stesso per i cognati. Per quale ragione la coppia non vorrebbe tentare la via della pace? Così si porrebbe in aperta contraddizione con le parole di Harry il quale, durante l’intervista a Good Morning America, rilasciata lo scorso 16 febbraio, ha dichiarato: “Amo la mia famiglia”. Quinn ha una teoria in merito, ma suona piuttosto spiacevole: Mantenere l’ostilità è più facile per Harry e Meghan in molti modi, perché negli States loro possono essere celebrità, ma non sono sotto i riflettori alla stessa maniera di William e Kate”.

Stanchi di essere messi in un angolo

Ci risiamo, almeno stando alle parole di Quinn. Harry e Meghan non riuscirebbero proprio a tollerare il successo di William e Kate. Una presunta, serpeggiante invidia che non si sarebbe attenuata neppure con la malattia di Kate. Al contrario. La faida sarebbe diventata la via più semplice per rimanere sul palcoscenico internazionale, ma i Sussex non capirebbero (o farebbero finta di non capire) che la popolarità è ben altra cosa: un traguardo che i principi di Galles hanno raggiunto con il tempo e la dedizione e loro, invece, starebbero perdendo a suon di lagne e gesti sbagliati (ultimo in ordine cronologico sarebbe il rifiuto che Meghan avrebbe opposto alla possibilità di portare a Londra i suoi figli il prossimo maggio). Tom Quinn ha proseguito: “A Harry è stato detto del cancro di Kate il giorno precedente alla diffusione del video [della principessa] e [i Sussex] sono stati senza dubbio aggiornati sulla condizione di Kate” perché “ignorare completamente la coppia poteva portare ad attacchi pubblici da parte di Harry e Meghan, per il modo in cui sono stati tenuti fuori, trattati male come al solito. Sono già infastiditi e frustrati dal fatto di non avere più la priorità quando si tratta di questo genere di cose e ciò rafforza il loro vittimismo, [la possibilità] di essere sbattuti fuori dalla royal family, invece di andarsene da soli”.

“Solo le cose importanti”

Ha spiegato ancora Quinn: "Sono state dette loro, in anticipo, solo le cose importanti”, non "i dettagli”. Del resto “non fanno più parte dell’entourage” della corte. “Non dimentichiamo che hanno provocato tutto questo quando hanno deciso di lasciare la Gran Bretagna e smettere di essere working royal”. Eppure la coppia farebbe ancora fatica ad abituarsi, non riuscirebbe a concepire la freddezza della Corona nei loro confronti. Anzi, questa indifferenza rafforzerebbe l’idea di Harry di essere una “riserva” per i famigliari. Non essere stato avvertito della diagnosi di Kate se non all’ultimo avrebbe funzionato come una specie di nuovo detonatore, un’ulteriore causa scatenante del suo presunto senso di inferiorità.

Harry e Kate, mai così lontani

La storica dei reali Tessa Dunlop ha un’opinione molto chiara sui sentimenti che il principe Harry proverebbe ora, dopo la notizia del tumore di Kate, a poco più di un mese dal suo ritorno a Londra: “Provo compassione per Harry e Meghan. No, non hanno il cancro, e sì, hanno criticato pubblicamente la royal family britannica. Ma nelle nostre famiglie quanti di noi trattengono i sentimenti nella remota possibilità che un fratello o una cognata si ammalino? E non aggiungo altro”. Forse nessuno di noi usa una precauzione simile con i parenti, perché di solito è normale non pensare a una simile eventualità e comunque sarebbe un comportamento ipocrita. Ma ciò non giustifica il duca di Sussex. La Dunlop non ci sta affatto dicendo che si sarebbe comportato nel modo più corretto. Il suo discorso la storica va oltre la classica assegnazione del torto e della ragione: “Anche se non è del tutto colpa loro, i Sussex ora sono in svantaggio. Il libro di Harry, “Spare”, è la prova permanente che lui e una delle donne più famose del mondo, Kate, non sono più vicini (e non menzioniamo William)”.

Kate icona globale

È evidente da molto tempo, ormai, che qualcosa si sarebbe irrimediabilmente rotto tra i Sussex e i principi di Galles e che, in un certo senso, Harry e Meghan continuerebbero a girare a vuoto nell’orbita della royal family, forse sperando di catturare ancora un po’ della luce della Corona. Molto difficile, addirittura impossibile con la malattia di Kate, ha spiegato ancora la storica: “…È possibile che il brand dei Sussex avrà delle ripercussioni. Per prima cosa…ora Kate è un’icona globale. Preferirebbe non esserlo, specialmente in tali infelici circostanze e ciò le fa guadagnare ancora più solidarietà”. Il cancro ha avvicinato ancora di più Kate alla gente e ha contribuito a far capire ai cittadini britannici l’importanza della prevenzione: dopo il discorso del 22 marzo 2024 il sito della Cancer Reasearch Uk ha registrato picchi di 200mila visualizzazioni, ha riportato il Daily Mail. Kate è riuscita a diventare, ancora una volta, un esempio da seguire. Tuttavia è d’obbligo una precisazione: la principessa aveva già costruito con le persone, negli anni, un solido legame che è diventato ancora più forte dopo l’annuncio del tumore.

Contro i media

Sia Kate, sia i Sussex hanno subìto l’assedio dei social media, ma per Tessa Dunlop la reazione di Kate sarebbe stata quella vincente: “Harry e Meghan avevano il diritto di lamentarsi dell’intrusione della stampa e delle complicate dinamiche all’interno dell’istituzione reale. Ma è paragonabile con l’assalto da incubo subìto da Kate negli ultimi due mesi? Lei era dietro le mura del palazzo alle prese con un’operazione importante e una diagnosi di cancro, mentre il mondo perdeva la testa chiedendosi dove potesse essere. La risposta della principessa è stata ammaliante. Una lezione di magnanimità. Ci ha ringraziato per i nostri messaggi, andando oltre i troll per [raggiungere] i malati di cancro. Questo è un gesto molto difficile da seguire”.

Per sempre “Spare”?

Il discorso di Kate avrebbe superato in compostezza e concretezza tutte le belle parole che i duchi hanno scritto sulle biografie del loro nuovo, patinato sito web. Meghan si è definita “femminista, paladina dei diritti umani e dell’uguaglianza di genere”, Harry “filantropo, sostenitore [dell’importanza] della salute mentale". Magari ci dimostreranno presto di esserlo completamente. Per ora, però, è stata Kate a dare una forma ben definita a questi termini che Harry e Meghan hanno usato per se stessi, benché in circostanze che avremmo preferito non si fossero mai verificate. In quelle definizioni sulla pagina dei duchi, così come “nell’attenta cura del brand”, ha proseguito la Dunlop, “è implicita l’idea che il duca e la duchessa siano quelli che si prendono cura [degli altri], non la famiglia reale che hanno apertamente criticato”.

Se è davvero così, i Sussex avrebbero mancato il bersaglio, perché il discorso di Kate ha avuto proprio l’effetto opposto.

“Harry e Meghan si propongono come alternativa alla regalità, la coppia che crede in un servizio [verso gli altri] al di fuori della monarchia…”, ma in fondo, nonostante l’apparenza glamour, ha dichiarato l’esperta, “Harry si identifica come una ‘riserva’ royal e in seguito alla rivelazioni…di sua cognata mi aspetto che si senta più riserva che mai…”.

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