Sicilia a fuoco ma per Ferragni era un "buon lunedì" dal suo yacht alle Eolie

Non era necessario spegnere gli incendi a mani nude ma visto che Ferragni si trovava alle Eolie, forse davanti alla tragedia siciliana un minimo di empatia non sarebbe guastato

Sicilia a fuoco ma per Ferragni era un "buon lunedì" dal suo yacht alle Eolie
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Quella che ci siamo lasciati alle spalle è stata una settimana d'inferno per il sud Italia, in particolare per la Sicilia. L'isola è stata sotto scacco degli incendi, che hanno devastato ampie porzioni di territorio arrivando fino alle città. In particolare, sono state Catania e Palermo a subire le peggiori conseguenze e mentre il Paese seguiva con preoccupazione l'evolversi della situazione, Chiara Ferragni dall'alto della sua bolla dorata trascorreva vacanze da sogno nell'arcipelago delle isole Eolie in compagnia degli amici.

"A good monday", diceva sui social a corredo di un tramonto d'incanto in cui lei, come costante perenne, è in primo piano. Un buon lunedì per lei ma non per i tantissimi turisti meno privilegiati e i cittadini minacciati dalle fiamme a poche decine di chilometri. Sia ben inteso: nessuno ha mai chiesto a Chiara Ferragni di andare a spegnere gi incendi a mani nude. Nessuno ha mai pensato che fosse sua responsabilità interrompere le vacanze e saltare sulla prima autocisterna per domare le fiamme. Ma ancora una volta l'influencer ha dimostrato di essere scollata dalla realtà e di non avere la percezione del mondo reale che esiste al di fuori della sua bolla.

A lei si chiedeva solo di non essere indifferente. Come? Mettendosi in secondo piano, per una volta, e facendo da amplificatore al disastro per far conoscere a quante più persone possibili com'era la situazione a pochi chilometri dal suo yacht di lusso. Sarebbe bastato che per 48 ore avesse prestato il suo profilo alla causa condividendo le notizie più importanti, dimostrando in questo modo anche empatia verso una popolazione in ginocchio. Ma forse è chiedere troppo a un profilo che nasce con lo scopo di fatturare e che ogni post orienta a questo risultato.

Giusto. Allora, come buon senso e spirito di sopravvivenza dovrebbero suggerire, poteva non dire niente. Nessun buon lunedì, nessun strabiliante storytelling #supplied sulle vacanze, che tanto può permettersi di pagare eventuali penali, almeno per qualche giorno. Magari anche dichiarandolo pubblicamente, ma poi stando in silenzio nel rispetto di chi vedeva la propria casa andare a fuoco sotto il suo naso. Tutto sarebbe stato meglio di quello che ha fatto lei, qualunque altra cosa. E dopo le polemiche ricevute, invece di una difesa passivo/aggressiva con la quale si pretende pure di essere dalla parte della ragione, con giustificazioni che sfiorano l'assurdo, sarebbero stato meglio scusarsi, tracciare una linea e andare oltre.

Ma anche questo, forse, è troppo difficile per chi vive pensando di essere sempre e comunque il centro di ogni universo.

E infatti ha avuto anche l'ardire di mettersi a disposizione per risolvere la situazione. Come? Ah no, forse era solo parte di quel contesto provocatorio per dimostrare che lei, d'altronde, era impotente. E allora ok, "a good monday", Chiara.

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