A distanza di due anni i tabloid si chiedono ancora per quale motivo la notizia della morte della regina Elisabetta venne annunciata con un notevole ritardo rispetto all’ora effettiva del decesso. Non c’è alcun mistero, in realtà quell’8 settembre 2022 i fatti si svolsero in rapida sequenza, senza lasciare spazio alla riflessione: la seconda era elisabettiana stava per finire e si chiudevano le porte su un mondo in equilibrio tra il Novecento e i primi anni Duemila.
L’ultimo dovere di una Regina
Il 6 settembre 2022, appena due giorni prima della morte, Elisabetta II portò a termine il suo ultimo impegno da sovrana del Regno Unito: l'incontro con Liz Truss, premier neoeletta (rimase in carica per soli 45 giorni), nel tradizionale colloquio settimanale, che si svolse a Balmoral, dove Sua Maestà era in vacanza. Fu l’ultima volta che il mondo vide la Regina. Nel suo libro “Ten Years To Save The West”, uscito il 16 aprile 2024 e di cui il Daily Mail ha pubblicato un estratto, l’ex primo ministro ha ricordato così quel momento: “Mi era stato detto che [la Regina] aveva fatto uno sforzo particolare [per essere presente], ma non diede alcun segno di malessere durante il colloquio. Questa era solo la mia seconda udienza personale con lei. Nell’occasione precedente, dopo che ero stata rimossa da un altro lavoro nel governo, lei aveva commentato che essere una donna in politica era difficile. Per circa venti minuti discutemmo di politica ed era chiaro che [la sovrana] fosse totalmente in sintonia con tutto quel che stava accadendo, oltre che arguta e spiritosa. Semplicemente non vi era alcuna percezione del fatto che la fine sarebbe arrivata così velocemente, come poi è stato”. Quando ricevette la notizia della scomparsa della Regina, Liz Truss si ritrovò a pensare: “Perché io, perché ora?”.
“Stai calma”
Durante l’udienza la regina Elisabetta diede un consiglio a Liz Truss: “Stai calma”. Nel suo libro la ex premier ha ammesso di non essere riuscita a seguire questo prezioso insegnamento. “Forse avrei dovuto ascoltarla”, ha scritto. Due semplici parole con cui, in un certo senso, Sua Maestà riuscì a riassumere anche la sua vita sul trono, fondata su tre pilastri: la neutralità politica, il senso di responsabilità e l’apparente, calma, ma implacabile determinazione con cui aveva affrontato prove personali e pubbliche molto dure. Questo consiglio, poi, risuona ancora più forte nella nostra mente se pensiamo che solo due giorni dopo averlo pronunciato Elisabetta II si spense “serenamente”, come riportò il comunicato ufficiale, nella sua amata Balmoral. Forse la Regina aveva compreso che non le rimaneva più molto tempo, decidendo di affrontare l’inevitabile con la stessa forza tranquilla che aveva caratterizzato la sua intera esistenza.
Un rapido declino
Tutto il mondo era consapevole delle condizioni di salute precarie della regina Elisabetta. Le indiscrezioni si erano susseguite per mesi, sebbene Buckingham Palace avesse evitato di dare aggiornamenti dettagliati in merito, sollevando le polemiche e le critiche dei tabloid. Tuttavia quasi nessuno si aspettava una fine così rapida, come ha sottolineato anche Liz Truss. Forse il desiderio di non perdere una sovrana tanto popolare ha sfiorato l’ingenuità, influenzando la nostra interpretazione dei fatti. Tuttavia questo dimostra, una volta di più, quanto Elisabetta fosse amata e quanto profonda sia stata l’impronta impressa dal suo regno sulla Storia del Novecento. Quell’8 settembre, ci rivela l’Express, solo pochissime persone sapevano ciò che stava per succedere “e qualunque attività inusuale venne tenuta nascosta”.
Quando gli eventi precipitarono
Per quanti lavorano nelle residenze reali, in particolare a Windsor, dove Elisabetta II aveva trascorso gli ultimi anni della sua vita, divenne chiaro che gli eventi stavano precipitando quando vennero a sapere, come ha scritto il Guardian, della “partenza dell’elicottero della Regina dal Castello di Windsor poco prima delle 7 del mattino [dell’8 settembre 2022] per portare il principe di Galles [Carlo] da Dumfries House, in Ayrshire, dove era rimasto per la notte, al capezzale della madre”. L’attuale Re arrivò a Balmoral alle 10:30 del mattino e poco dopo lo raggiunse anche Camilla da Birkhall, come ha riportato l’Express. La principessa Anna era l’unica figlia di Sua Maestà a trovarsi già a Balmoral, poiché in quei giorni aveva partecipato a degli eventi pubblici in Scozia.
L’arrivo della royal family
Il pubblico iniziò a comprendere che non c’era più speranza quando Buckingham Palace segnalò che anche i principi William, Andrea, Edoardo e la moglie di quest’ultimo, Sophie, erano partiti per la Scozia alle 12:50. Purtroppo nessuno di loro arrivò in tempo. Sua Maestà si spense alle 15:10, mentre la famiglia reale atterrò all’aeroporto di Aberdeen alle 15:50, solo quaranta minuti dopo la sua morte, giungendo a Balmoral alle 17:06. Il Palazzo reale annunciò ufficialmente la scomparsa della Regina alle 18:30.
“L’ho saputo dalla Bbc”
L'arrivo del principe Harry, date le polemiche generate, divenne un caso a sé stante. I Sussex dichiararono di essere pronti a mettersi in viaggio alle 14, ma alla fine partì solo il duca e raggiunse Aberdeen alle 18:45, un quarto d’ora dopo la pubblicazione del comunicato di Palazzo. Nel suo memoir “Spare” il principe accusò la famiglia di non averlo informato della morte della nonna, lasciando che lo scoprisse da solo leggendo le notizie che arrivavano dalla Bbc. “Quando l’aereo iniziò la discesa vidi che il mio telefono si era illuminato. Era un messaggio da Meg: ‘Chiamami quando lo ricevi’. Guardai il sito della Bbc. Mia nonna era morta. Mio padre era Re”. Un portavoce di Carlo III, però, assicurò: “Il pubblico è stato informato dopo che era stato avvisato ogni membro della famiglia”. Secondo un’altra versione, invece, Harry sarebbe stato avvertito della triste notizia solo alle 18:25, cinque minuti prima dell’annuncio ufficiale. Inoltre, stando alle indiscrezioni del Sun il sovrano avrebbe impedito a Meghan Markle di recarsi in Scozia con Harry, sostenendo che la sua presenza fosse “inopportuna”. Il divieto sarebbe stata la causa di un grave litigio tra padre e figlio.
Il certificato di morte
La regina Elisabetta morì “molto serenamente. Nel sonno. È scivolata via. In un’età avanzata. Non era consapevole di nulla. Nessun dolore”, annotò Sir Edward Young, segretario privato della sovrana, presente a Balmoral l'8 settembre 2022. Il suo promemoria fa ora parte dei Royal Archives, ha sottolineato il Daily Mail, ma è stato citato nella biografia “The Making of a King. King Charles III and the Modern Monarchy” di Robert Hardman (2024). Stando al certificato di morte Sua Maestà sarebbe deceduta a causa “dell’età avanzata”, ma da anni circola l’indiscrezione secondo cui sarebbe stato un tumore a porre fine alla sua vita. Tesi, quest’ultima, riportata anche nelle biografie “Catherine. La Principessa di Galles” di Robert Jobson (2024) ed “Elizabeth. An Intimate Portrait” di Gyles Brandreth (2022). Qualcuno accennò, poi, a una presunto incidente domestico della Regina, una caduta che avrebbe compromesso le sue già deboli condizioni di salute. Ad alimentare i sospetti sul motivo della dipartita vi fu anche il ritardo con cui venne pubblicato il certificato di morte: la National Records of Scotland lo rilasciò solo il 29 settembre 2022.
Elisabetta voleva morire a Balmoral
In un’intervista per il documentario “Charles III. The Coronation Year”, mandato in onda dalla Bbc il 26 dicembre 2023, la principessa Anna raccontò che la madre avrebbe voluto finire i suoi giorni proprio a Balmoral, la sua residenza preferita, ma temeva che questo desiderio potesse causare problemi nell’attuazione dei piani per il suo funerale: “Penso ci sia stato un momento in cui lei ha percepito che sarebbe stato più difficile se fosse morta a Balmoral…Abbiamo provato a persuaderla del fatto che ciò non sarebbe stato parte del processo decisionale. Spero sentisse che era [la cosa] giusta, alla fine, perché per noi è stato così…Abbiamo trascorso molto tempo lì durante la nostra giovinezza, [abbiamo assaporato] una vita più indipendente che non ha paragoni con nessun altro luogo”.
“In tranquilla riflessione”
Sono passati due anni dalla morte della regina Elisabetta.
Per il primo anniversario Carlo III scelse di ricordare la madre in privato, rimanendo a Balmoral in “tranquilla riflessione”, come riportò il Telegraph. Quest’anno, secondo il Daily Mail, non farà eccezione: “Carlo trascorrerà il secondo anniversario della sua morte, come il primo, in quieta riflessione a Balmoral”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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