Milanesi, automobilisti attenzione: da oggi scatta la rivoluzione nella mobilità, in particolare per quel che riguarda le contravvenzioni. Potrebbe sembrare un pesce d'aprile ma non lo è con il Comune che ha deciso di andare avanti nonostante le contestazioni da più parti: dal sindacato dei vigili al presidente di Federconsumatori Milano nonchè avvocato che ha ravvisato addirittura profili di incostituzionalità del provvedimento, fino alla politica.
Da oggi dunque i vigili non lasceranno più alcun foglietto sul parabrezza dell'auto per avvertire che è stata sanzionata, ma verrà inviato solo un alert sul Fascicolo del cittadino, l'app del Comune. Per poter scaricare il Fascicolo sono necessari Spid o Cie, la carta di identità elettronica per leggere la quale però è necessario avere il dispositivo di lettura. Una volta in possesso di Spid, per cui occorre fare tutta una serie di passaggi, è sufficiente scaricare gratuitamente l'app. Attenzione: quando viene richiesto il «sistema di pagamento» bisogna sceglierlo e inserire i dati della carta di credito o la Postepay per essere pronti, una volta che si dovrà pagare la prima multa.
Chi ha scaricato l'app avrà la possibilità di pagare la multa immediatamente, ammesso che il sistema Pagopa funzioni, godendo dei 5 giorni di sconto. Chi invece non ha l'app e quindi non sa di aver preso una multa, riceverà entro 90 giorni la notifica a casa: a questo punto avrà diritto alla riduzione dell'importo del 30 per cento se paga entro 5 giorni, ma dovrà pagare i costi di notifica di 14 euro se si è residenti a Milano e 18 se invece si abita fuori.
Per altri versi i milanesi non si devono preoccupare troppo: da oggi i 3mila ghisa hanno l'ordine tassativo d non uscire con blocchetti cartacei per le sanzioni: potranno farlo solo con tablet o smartphone abilitati, ma risulta che abbiano in dotazione solo un device ogni 30 agenti, che non avranno la possibilità di fare troppe contravvenzioni.
«Con la scusa della tecnologia, la giunta di centrosinistra guidata da Beppe Sala ha preparato un bel pesce d'aprile agli automobilisti, considerati ormai alla stregua di limoni da spremere - attacca Romano La Russa, assessore alla sicurezza di Regione Lombardia -. Chi non ha l'app o non è pratico di tecnologia? Non saprà nulla della multa fino a quando la riceverà a casa tramite raccomandata, gonfiata dalle spese di notifica. Evidentemente per gli amministratori di centrosinistra non sono abbastanza i quasi 700mila euro che ogni giorno il Comune di Milano già incassa dalle multe! La Giunta Sala ha colto al volo, ancora una volta, l'occasione per tartassare gli automobilisti. Il centrosinistra ha trovato un nuovo modo per battere cassa approfittando dei più fragili».
Rimasta inascoltata anche la mozione presentata dalla Lega in consiglio comunale con cui si chiede «che Palazzo Marino continui a lasciare l'avviso della contravvenzione sui parabrezza e abbiamo aggiunto anche due novità: che venga istituito presso ogni Municipio uno sportello per il pagamento delle multe, in supporto delle persone non formate digitalmente, e che venga data la possibilità di un ulteriore pagamento ridotto, entro 48 ore dalla notifica si paga il 30% della sanzione».
Una marcia indietro il Comune sarà costretto a farla se il Parlamento approverà le modifiche al Codice della Strada in discussione che, tra le varie proposte, prevedono
l'utilizzo della posta elettronica certificata per ricevere le notifiche delle violazioni e per fare ricorso al Prefetto e l'introduzione dell'obbligo di preavviso sul parabrezza per le sanzioni in assenza del trasgressore.
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