Piazza Affari chiude in rialzo una seduta che era cominciata sotto i peggiori auspici in seguito alla flessione di ieri a Wall Street ma ha poi voltato pagina a metà mattinata, grazie al recupero dei titoli bancari e industriali, al termine di un ciclo negativo durato alcune giornate. Il Mibtel chiude con un progresso dell'1,77%, più marcato rispetto a quelli registrati sulle altre piazze europee, e con scambi nuovamente consistenti, a 2,750 miliardi di controvalore e 1,275 miliardi di azioni passate di mano. La tendenza al rialzo si è rafforzata nel pomeriggio dopo l'apertura positiva di Wall Street. Spiccano le performance di alcuni titoli industriali, in particolare quella di Pirelli (+5,9%) che prosegue la sua risalita dai minimi del 10 marzo scorso (in un mese, +50%). Particolarmente intensa la domanda sui titoli Atlantia, che chiudono con un deciso rialzo del 7,95% e scambi molto significativi: in Borsa si scommette sull'ipotesi di un nuovo accordo parasociale con l'ingresso di nuovi azionisti. Sul resto del listino, in evidenza anche Prysmian (+5,07%)e Fiat (+4,28%), che si inserisce in un generalizzato rialzo del settore auto in Europa. Mediobanca, nel giorno in cui i soci del patto si sono riuniti a esaminare i conti semestrali, sale dell'1,08% mentre nel comparto guadagnano soprattutto Unicredit (+3,77%) e Intesa Sanpaolo (+2,83%). Bene anche la Popolare di Milano (+2,69%) in attesa di conoscere le liste per il nuovo cda - la scadenza era alle 17 di oggi - e il Banco Popolare (+4,39%). Anche Telecom Italia è in rialzo nel giorno dell'assemblea (+2,48%). Trascurati i titoli del petrolio mentre nel comparto energetico sale Enel (+4,59%).
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