Brusca frenata sul finale per piazza Affari, che vanifica i guadagni di una seduta sempre positiva e chiude con il Ftse Mib in rialzo dello 0,03% a 22.145 punti e l'All Share +0,1% a 22.779. Milano ha perso terreno in scia al rallentamento di Wall Street, su cui pesano ancora i timori per le conseguenze economiche della rivolta libica. Cresce a 3,9 miliardi il controvalore degli scambi. Protagonista Bulgari, che balza del 59% dopo l'annuncio della cessione del controllo al colosso Lvmh,e con lui corrono tutti i titoli del lusso, galvanizzati dalla maxi operazione: Tod's archivia un +5,59%, Luxottica +1,24% e, fuori dal paniere principale, Damiani +7,34% dopo un rialzo a due cifre e una sospensione in asta di volatilità. Altro protagonista della seduta la galassia Ligresti, sospesa venerdì in attesa della risposta della Consob al quesito di Groupama: Fonsai, dopo un avvio pesante, ha invertito la rotta per chiudere a +8,61%. Più prudente la controllante Premafin (+0,68%) mentre sale Milano Assicurazioni (+5,26%) che era stata positiva fin dalle prime battute.
Seduta a due velocità per le banche, che avevano recuperato terreno a metà giornata e sono tornate a scendere con il calo di Wall Street: Unicredit cede l'1,44%, Intesa Sanpaolo l'1,67% e Ubi Banca l'1,46%. Salgono Mps (+0,32%) e Banco Popolare (+0,75%) che più avevano sofferto nei giorni scorsi. In campo assicurativo scende Generali (-0,56%). Tra gli energetici, Eni guadagna lo 0,23% mentre Enel segna -0,24%. In evidenza Buzzi (+3,24%), dopo alcune sedute difficili, e Lottomatica (+3,83%). Tra gli industriali, rosso per Fiat Industrial (-0,5%) che ha preannunciato l'intenzione di lanciare un bond; salgono invece Fiat (+0,8%) ed Exor (+0,46%), così come Pirelli (+1,99%) e Finmeccanica (+1,83%). Lieve rialzo per Parmalat (+0,61%), in calo Telecom (-0,62%), invariata Mediaset.
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