"Aliquote vantaggiose sui premi". La linea fiscale del governo per i dipendenti

Dalla flat tax alla tregua fiscale, via alla riforma del Fisco: misure anche per i dipendenti e stralcio delle cartelle fino a 1000 euro

"Aliquote vantaggiose sui premi". La linea fiscale del governo per i dipendenti

Tra i pilastri della campagna elettorale del centrodestra c'è stata la flat tax, la cosiddetta tassa piatta, che dovrebbe avere l'obiettivo di far emergere il sommerso e sollevare i cittadini da un eccessivo carico fiscale. Una misura supportata da tutti i tre principali partiti della coalizione, anche se con aliquote differenti. Ora che il governo è stato formato e che tutti i ministeri e le commissioni sono al lavoro per mettere in pratica quanto promesso, si iniziano a delineare con maggiore precisione i contorni della misura che potrebbe essere adottata già nei prossimi mesi.

Ospite di Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico condotto da Nicola Porro su Rete4 il lunedì sera, Maurizio Leo, viceministro dell'Economia e delle Finanze, ha tracciato la linea d'azione dell'esecutivo. In particolare, l'esponente del governo Meloni ha spiegato che il meccanismo della flat tax incrementale "vorremmo estenderlo ai lavoratori dipendenti però i numeri sono abbastanza robusti quindi anche ai lavoratori dipendenti penso che sia più complesso farlo". L'appunto di Maurizio Leo si basa sul fatto che i leader dei partiti hanno parlato sempre e solo dei lavoratori autonomi a partita iva e delle imprese. Risulta più complicato pensare a una tassa piatta quando si considerano gli elevatissimi volumi dei lavoratori dipendenti.

Ma questa difficoltà non significa che il governo non stia pensando a delle agevolazioni anche per questa categoria di contribuenti, come ha spiegato lo stesso Leo ai microfoni di Quarta Repubblica: "Già i lavoratori dipendenti - penso a quelli del settore privato - hanno il cosiddetto premio di produttività in base al quale si applica un 10% fino a 3000 euro. Possiamo pensare, fino a 3000 euro lasciamo il 10%, magari una parte che supera i 3000 euro possiamo applicare il 15%". Quella di Leo sembra essere una soluzione di compromesso, che il governo sta articolando anche in un'altra dimensione: "Altra ipotesi, sui 3000 euro applichiamo il 5%. Sono due diverse modulazioni che si possono fare".

Ma c'è di più, perché nel suo intervemto televisivo, Maurizio Leo ha fatto un passaggio anche sulle cartelle esattoriali e sulla tregua fiscale. Secondo il ministro, il governo sta lavorando a una misura tale che le cartelle fino a 1.000 euro potranno essere "cestinate", mentre per quelle tra 1.000 e 3.000 euro "l'imposta evasa può essere ridotta dal 50%".

Leo ha anche precisato che sul 50% "si stanno ancora facendo i conti, ma anche la sanzione potrebbe essere ridotta", probabilmente al 5%, mentre aggi e interessi andrebbero del tutto cancellati. L'operazione, da inserire nella prossima manovra, varrebbe sulle cartelle fino al 2015.

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