È composta da 38 articoli la bozza del Decreto Lavoro che il governo approverà nel Consiglio dei Ministri che si terrà lunedì 1° maggio alle ore 11 a palazzo Chigi. I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil saranno a conoscenza già questa sera delle norme che verranno discusse domattina.
I tagli al cuneo fiscale
Importanti guadagni in busta paga per i lavoratori da luglio a novembre grazie a tagli sul cuneo fiscale fino al 7% per un'operazione di poco superiore ai 4 miliardi di euro: se ne parla nella bozza del Dl lavoro all'articolo "Esonero parziale dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti". Nel testo si legge che "per i periodi di paga dal 1° luglio 2023 al 30 novembre 2023, senza ulteriori effetti sul rateo di tredicesima, la misura dell'esonero stabilita dal primo periodo in due punti percentuali è elevata a sei punti percentuali, fermi restando l'ulteriore incremento di un punto percentuale dell'esonero". Allo stato attuale, invece, il taglio è pari al 2% se la retribuzione imponibile non supera 2.692 euro mensili e pari al 3% se la retribuzione non supera 1.923 euro al mese.
Le cifre sull'assegno di inclusione
All'ordine del giorno si parlerà dell'assegno di inclusione: sul Giornale.it abbiamo da poco visto le novità che saranno discusse e approvate ma sulla bozza si apprende la cifra destinata alla nuova misura per contrastare la povertà. Nel 2024 verranno stanziati più di 5,4 miliardi di euro, oltre 5,6 miliardi di euro nel 2025 e 2026. Quest'anno, invece, saranno circa 384 milioni le risorse per il morente reddito di cittadinanza mentre per quanto riguarda lo "Strumento di attivazione al lavoro" in vigore dal 1° settembre il governo stanzierà 276 milioni nel 2023 e di 2,1 miliardi nel 2024.
Niente tasse su fringe benefit
Il governo viene incontro sempre di più alle famiglie con figli non tassando i fringe benefit fino a tremila euro secondo quanto previsto dalla bozza del Dl Lavoro alla voce "Misure fiscali per il welfare aziendale" dove viene stabilito che per il 2023 "non concorrono a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli a carico, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell'energia elettrica e del gas naturale entro il limite complessivo di euro 3.000". Secondo le prime stime, si spenderanno 142 milioni quest'anno e 12 milioni nel 2024.
I bonus sulle attività socio-educative
Per aiutare i nuclei familiari e avviare una maggiore conciliazione fra vita privata e lavoro verrà istituito un fondo con 60 milioni di euro per l'anno 2023 secondo quanto riportato dall'articolo "Istituzione di un Fondo per le attività socioeducative a favore dei minori".
In questo modo saranno stanziate delle risorse per "le attività socio-educative a favore dei minori, destinato al finanziamento di iniziative dei Comuni, da attuare anche in collaborazione con enti pubblici e privati, finalizzate al potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa che svolgono attività a favore dei minori".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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