
Si prospetta un venerdì nero per la catena tedesca di profumerie Douglas. A poche ora dall’apertura delle contrattazioni odierne, il titolo della società sta cedendo il 17%, con le azioni che scambiano in area 11,90 euro. Il motivo? La decisione della società di rivedere nuovamente al ribasso le previsioni per l’anno finanziario 2024/2025 in scia a un “crescente impatto delle incertezze macroeconomiche e politiche globali sul settore della bellezza premium e di uno sviluppo del mercato sempre più lento, soprattutto in Germania e Francia, caratterizzato da un minor frequentazione dei negozi e del traffico online”, spiega la stessa Douglas in una nota ufficiale.
Il crollo di Douglas e le nuove prospettive
Ieri, a mercati chiusi, Douglas ha rivelato “di aspettarsi per il 2025 un utile netto di circa 175 milioni di euro”, in netta discesa rispetto alla precedente previsione che era compresa tra i 225 e i 265 milioni. Un calo evidente che, secondo l’azienda, intaccherà anche il fatturato, previsto intorno ai 4,5 miliardi di euro, in discesa rispetto ai 4,7-4,8 miliardi indicati in precedenza. E non è finita qui. In quanto sta anche “valutando le sue previsioni a medio termine, incluso il leverage ratio previsto” e “ne darà comunicazione in occasione della relazione del secondo trimestre del 15 maggio”.
Chiare le parole di Sander van der Laan, ceo di Douglas. “'L'aumento delle tensioni economiche e politiche globali ha raggiunto ora anche il settore del premium beauty in Europa. Nelle ultime settimane abbiamo visto un peggioramento del rallentamento della domanda, che sta pesando anche sul gruppo Douglas. Pertanto, l'evoluzione recente delle nostre vendite e del nostro utile lordo non ha raggiunto i nostri obiettivi iniziali. Dobbiamo affrontare questa nuova situazione e stiamo quindi adattando le nostre linee guida per l'anno finanziario in corso. Abbiamo già messo in atto una serie di misure per stabilizzare le nostre prestazioni”, ha aggiunto il numero uno della società controllata a maggioranza dal private equity Cvc Capital Partners.
Da inizio anno -40%
Ampliando il periodo di riferimento, da inizio anno il titolo Douglas risulta in
calo di circa il 40%, dopo che a febbraio il gruppo aveva già adeguato al ribasso l'outlook.In questa direzione, le azioni non sono mai riuscite a tornare intorno al prezzo dell'ipo di marzo 2024, ossia 26 euro.
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