Comau, il governo usa il Golden Power. Ok alla vendita, ma produzione in Italia

La società dei robot passa al fondo americano One Equity Partner. Tra i paletti imposti anche l'occupazione e i brevetti

Comau, il governo usa il Golden Power. Ok alla vendita, ma produzione in Italia
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Il governo blinda Comau e detta la linea a Stellantis sulla cessione. La divisione robotica del gruppo automobilistico con sede a Grugliasco (Torino) incassa quindi il via libera «con prescrizioni» alla vendita. E a tale scopo sull'operazione ha fatto scattare il golden power che impone specifiche tutele e la garanzia che l'azienda acquirente - il fondo americano One Equity Partner - continui a investire in attività di ricerca e sviluppo in Italia.

Anche sulla scorta delle recenti tensioni politiche sulla gestione dell'ad di Stellantis Carlos Tavares, la golden power decisa dal governo servirà quindi a «mettere i puntini sulle i» in un settore, e per un know-how, considerato strategico. Nello specifico Stellantis, nell'ambito della cessione, acquisirà il 49,9% di Oep Heron BidCo, mentre il 50,1% del capitale sarà detenuto da Oep Heron MidCo, che è controllata indirettamente dal fondo One Equity Partner.

Le prescrizioni imposte mirano a tutelare il valore strategico di Comau e a garantirne l'italianità industriale. Tra le misure richieste, ci sono il mantenimento degli impianti di produzione e delle funzioni di direzione nel nostro Paese, nonché la protezione del know-how tecnologico italiano. Questo include la salvaguardia dei brevetti e di altri diritti di proprietà intellettuale, affinché il patrimonio tecnologico rimanga tutelato.

«Non dico nulla prima e non dico nulla dopo, ma svolgo il mio lavoro», ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (nella foto), che nei mesi a venire vigilerà sull'operazione.

Lo spin-off dell'azienda era previsto dal momento della fusione tra Psa e Fca, nel gennaio 2021. La chiusura della transazione è prevista entro la fine del 2024 ed è soggetta alle approvazioni normative dell'Antitrust, oltre alle consuete condizioni di chiusura.

Al momento dell'accordo, il 25 luglio scorso, i sindacati erano stati particolarmente critici poiché Comau che conta 800 persone occupate in Italia, ma opera in 13 Paesi rappresenta uno dei rami ad alto contenuto tecnologico e innovativo di Stellantis.

«Questa operazione è coerente con il piano strategico di Comau, che mira a espandere il suo business oltre il settore automobilistico e a orientarsi verso la crescita della domanda globale nel campo dell'automazione industriale.

Consentirà inoltre aveva spiegato Pietro Gorlier, ad di Comau di consolidare la forte posizione dell'azienda come leader internazionale nel suo settore, mantenendo solide radici italiane».

Nel 2023 Comau ha riportato una perdita dell'esercizio di 12 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla perdita di 60 milioni dell'anno 2022.

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