
In un contesto globale attraversato da tensioni geopolitiche e da nuove spinte protezionistiche, il presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, ha lanciato un forte appello al rafforzamento del modello europeo di sviluppo, sottolineando la necessità di proteggere il mercato unico e promuovere la concorrenza come leva per la crescita economica e la tutela dei diritti.
Durante la presentazione della Relazione annuale sull’attività dell’Antitrust, Rustichelli ha denunciato con toni netti l’effetto dei dazi internazionali: “Il sistema del commercio internazionale, a lungo fondato sull’integrazione produttiva e sul libero scambio, è oggi scosso dall’introduzione di un pervasivo reticolo di dazi e di altre misure non tariffarie, gravemente distorsivi del confronto concorrenziale tra imprese e tra Paesi”. Una situazione che colpisce in particolare l’economia europea, “esposta alle fluttuazioni dei mercati e alle nuove spinte protezionistiche”, anche a causa della sua “tradizionale vocazione agli scambi internazionali e la stretta integrazione nelle filiere produttive globali”.
Il ruolo centrale della concorrenza
Sul piano interno, Rustichelli ha ribadito che il rilancio della produttività italiana passa da una profonda riforma regolamentare orientata alla concorrenza: “Tale obiettivo può essere raggiunto stimolando gli investimenti in tecnologia, eliminando le barriere all’entrata e all’uscita, migliorando l’efficienza del settore pubblico e del sistema giudiziario, nonché riducendo la complessità normativa”.
Ha poi ricordato che le liberalizzazioni introdotte tra il 2005 e il 2019 hanno portato a un aumento della produttività del lavoro “compreso tra i 3 e gli 8 punti percentuali” e a una “diminuzione dei prezzi pari al 6,5%”. Ma il valore della concorrenza va oltre il mero ambito economico: “Come riconosciuto dalla Corte Costituzionale, esiste un legame profondo e virtuoso tra la promozione del mercato concorrenziale e i diritti dei cittadini”.
L’attività dell’Autorità nel 2024
Nel corso del 2024 l’Antitrust ha intensificato l’attività di advocacy, inviando “oltre 100 segnalazioni e pareri” a legislatori e pubbliche amministrazioni. Interventi che, ha detto Rustichelli, rappresentano “un patrimonio prezioso di indicazioni tecniche per una riforma della regolazione ispirata a principi pro-concorrenziali”.
Sempre in tema di vigilanza e regolazione, il presidente ha ricordato che “ad oggi, sono circa 15.000 i soggetti titolari di rating di legalità”, con una crescita del 16% rispetto all’anno precedente. Le decisioni adottate nel periodo gennaio 2024 - marzo 2025 sono state oltre 10.000, supportate da istruttorie approfondite in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Numeri e risultati concreti
Nel periodo gennaio 2024 - marzo 2025, l’Autorità ha ricevuto “1.452 segnalazioni in materia di concorrenza”, esaminato “121 operazioni di concentrazione”, e concluso “2 procedimenti in materia di intese e 9 in materia di abuso di posizione dominante”. Sul fronte della tutela del consumatore, le segnalazioni sono state “36.900”, con 71 procedimenti conclusi, di cui 46 con sanzione e 17 con accoglimento degli impegni.
Infine, Rustichelli ha ricordato l’impatto concreto dell’azione dell’Autorità in
termini economici: “Nel periodo 2015-2024, i benefici a favore delle imprese e dei consumatori sono stati pari a circa 9,16 miliardi di euro”, con “oltre 150 milioni restituiti a 900.000 consumatori” tra il 2023 e il 2024.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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