Il piano del Cremlino per portare la guerra a Washington

La Casa Bianca avrebbe inviato messaggi di avvertimento a Putin per convincerlo ad abbandonare la sua campagna di sabotaggi

Il piano del Cremlino per portare la guerra a Washington
00:00 00:00

Portare la guerra negli Stati Uniti. È questo il piano segreto di Mosca scoperto dall’intelligence Usa ad agosto dello scorso anno e di cui dà conto oggi il New York Times. Nel corso dell’estate diversi dispositivi avevano preso fuoco in aeroporti e magazzini in Germania, Regno Unito e Polonia prima di essere imbarcati a bordo di aerei cargo diretti negli Usa. I segnali di una campagna di sabotaggi letali ordinata dai vertici del Cremlino, unite alle rivelazioni delle spie, forse ancora più inquietanti, erano dunque diventate oggetto di una serie di riunioni frenetiche alla Casa Bianca. Obiettivo degli incontri: stabilire come far arrivare un avvertimento a Vladimir Putin, l’unico uomo in grado di interrompere tali programmi ed evitare così disastri aerei sull’Atlantico o in territorio americano.

Le spedizioni andate a fuoco in anticipo sarebbero servite per testate i sistemi di controllo previsti dai corrieri internazionali. Per Alejandro Mayorkas, segretario all’Homeland Security, “il rischio di un errore catastrofico era chiaro” con la possibilità che i pacchi esplosivi generassero incendi su aerei anche carichi di passeggeri. Per prevenire questo tipo di pericolo il dipartimento guidato da Mayorkas ha ordinato alle compagnie nuove misure di controllo, non tutte rese pubbliche.

Il presidente Joe Biden ha affidato al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan e al direttore della Cia William Burns il compito di far recapitare ai più stretti assistenti di Putin la messa in guardia. Nei messaggi di avvertimento, riferisce il New York Times, si è prospettata l’accusa di terrorismo che gli Stati Uniti avrebbero rivolto alla Russia in caso di un sabotaggio con vittime di massa in aria o a terra. Non è stata resa nota la risposta consegnata a Sullivan e Burns dai russi ma le operazioni incendiarie da quel momento in poi sembrano aver subito una battuta di arresto.

Il timore per ulteriori iniziative di Mosca è però ancora alto e i funzionari Usa sono preoccupati che l’esercito della Federazione, “arrabbiato per gli imbarazzanti e talvolta mortali attacchi ucraini intorno a Kursk e altri obiettivi all’interno del territorio russo, sia ora determinato a portare il conflitto in territorio europeo e americano”. Un piano che verrebbe realizzato “usando tecniche che non rischiererebbero un conflitto totale con la Nato”.

Sino ad ora la Casa Bianca non sarebbe stata in grado di stabilire se Putin in persona abbia ordinato i sabotaggi o se sia stato tenuto all’oscuro dell’operazione e informato solo tramite gli americani. L’amministrazione Biden sarebbe invece più convinta del fatto che gli ideatori del complotto siano da cercare tra gli agenti del Gru, l’intelligence militare russa, i quali starebbero rispondendo all’ordine generale di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e sui loro alleati della Nato. Uno stratagemma che darebbe al capo del Cremlino la possibilità di addurre una “plausibile negazione” nel caso di esiti disastrosi delle imprese compiute dai suoi uomini.

I russi avrebbero cominciato ad organizzare una campagna di sabotaggi nel 2024 su diversi fronti. Oltre ai pacchi incendiari sono stati segnalati incidenti sospetti ai cavi sottomarini e disturbi ai segnali gps nei Paesi dell'Europa settentrionale. Il primo dispositivo esplosivo è stato riportato a luglio in una struttura Dhl in Germania. Il capo dell'intelligence tedesca ha commentato la vicenda dichiarando che si è evitato per poco uno schianto aereo. Il pacco era stato spedito dalla Lituania.

Stessa località di origine di una seconda spedizione esplosa in Inghilterra mentre un terzo inquietante episodio è avvenuto presso la struttura di un corriere in Polonia. Un qualsiasi imprevisto avrebbe potuto comportare l'attivazione dei dispositivi a bordo dei velivoli e segnare l'inizio di un'ulteriore escalation nel conflitto in Ucraina.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica