
"Nessun paese si salva" dai dazi americani per gli "ingiusti squilibri commerciali e le barriere non tariffarie che sono stati usati contro di noi, soprattutto dalla Cina": Donald Trump tira dritto. Il presidente americano è tornato a parlare della guerra delle tariffe scatenata e ha tenuto a precisare che "nessuna eccezione è stata annunciata venerdì": "Stiamo valutando i chip e tutta la catena di approvvigionamento dell'elettronica. I chip saranno valutati nell'ambito delle indagini sui dazi per la sicurezza nazionale". Il riferimento è ai possibili dazi sui semiconduttori e alle esenzioni dai dazi reciproci per gli smartphone e i pc, che verranno valutati nell'indagine sui chip e potrebbero essere sottoposti a tariffe settoriali, così come l'acciaio e le auto.
Trump ha ribadito che le esenzioni di smartphone e pc dai dazi sono solo "temporanee", una sottolineatura che rappresenta un duro colpo per la Silicon Valley e per chi si augurava un allentamento delle tensioni commerciali con la Cina, senza dimenticare i mercati, sui quali l'incertezza sembra aumentare anzichè diminuire. "Ciò che è stato messo in luce è che abbiamo bisogno di produrre negli Stati Uniti e che non saremo ostaggio di altri Paesi, in particolare di nazioni commercialmente ostili come la Cina, che farà tutto ciò che è in suo potere per mancare di rispetto al popolo americano" l'analisi di Trump sul social Truth: "Non possiamo nemmeno permettere che continuino ad abusare del commercio, come hanno fatto per decenni, quei giorni sono finiti!".
Rivolgendosi agli americani, Trump ha rincarato la dose nei confronti di Pechino: "L'età dell'oro dell'America, che comprende i prossimi tagli alle tasse e alle normative, una parte consistente dei quali è stata appena approvata dalla
Camera e dal Senato, significherà più posti di lavoro e meglio retribuiti, produrli nella nostra nazione, e trattare gli altri Paesi, in particolare la Cina, nello stesso modo in cui hanno trattato il popolo americano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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