Gas gratis e stipendi più alti. Erdogan arranca e prova a comprarsi la Turchia

Il presidente turco in vista del voto preme sull'acceleratore per accaparrarsi il consenso dei ceti meno abbienti

Gas gratis e stipendi più alti. Erdogan arranca e prova a comprarsi la Turchia
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In vista del voto, di prove di forza Erdogan ne ha già fatte tante. Pochi giorni fa, un evento elettorale a Istanbul ha portato in piazza più di un milione di persone. Ma l'uscente e ricandidato presidente turco vuole andare sul sicuro. Non vuole cioè sorprese. E visto l'attivismo dell'opposizione, ha deciso di puntare su mosse pre elettorali volte a corteggiare i ceti meno abbienti. Erdogan ha infatti deciso di innalzare i salari per alcune categorie di lavoratori. Non solo, ma il leader turco ha promesso gas gratuito per l'uso domestico.

Le ultime mosse di Erdogan

I sondaggi non fanno dormire sonni tranquilli all'entourage dell'Akp, il partito fondato e guidato da Erdogan. La sua base elettorale non è compromessa, ma questa volta non appare garantirgli una vittoria facile alle elezioni del prossimo 14 maggio. Il suo principale rivale, Kemal Kilicdaroglu, è dato al 49%. Il presidente uscente invece, secondo Politico.eu, è fermo al 45%. Dunque, appare fondamentale per Erdogan intervenire in modo più diretto per orientare l'elettorato.

La stampa turca ha così rivelato il piano del capo dello Stato uscente di garantire un aumento dei salari per alcune categorie di dipendenti pubblici. In particolare, per almeno 700mila impiegati turchi è previsto l'aumento del salario minimo fino a 15mila Lire Turche. L'equivalente di 700 Euro. Rispetto a prima, l'aumento dello stipendio è nell'ordine del 45%. Quasi in linea con il livello di inflazione, oramai pari al 50% nel Paese anatolico.

È stato lo stesso Erdogan poi a confermare di aver già messo in bilancio questa misura. Non quindi una promessa, ha tenuto a sottolineare il leader dell'Akp, ma un provvedimento già in fase di attuazione e che vedrà i propri frutti a partire dal prossimo mese. Per più di mezzo milione di famiglie, la mossa rappresenta una vera e propria boccata d'ossigeno. L'economia turca è in fase di stallo, gravata prima dai postumi del Covid e poi dal terremoto del 6 febbraio scorso. La guerra in Ucraina ha da un lato garantito massicci investimenti di quei russi raggiunti dalle sanzioni in Europa, ma dall'altro ha contribuito a far galoppare l'inflazione.

Proprio l'inflazione è il vero spauracchio di Erdogan. Il costo della vita sempre più alto è un peso per il ceto medio turco e, di conseguenza, rappresenta linfa per l'opposizione. Da qui il senso dell'altra misura annunciata dal presidente turco: garantire gas gratis per le utenze domestiche. Nel dettaglio, la norma prevede la fornitura gratuita di almeno 25mila metri cubi di gas naturale per le famiglie. Almeno per i prossimi 12 mesi, giusto il tempo, secondo i piani di Erdogan, di veder calare l'inflazione.

Secondo il leader turco, questa mossa è stata resa possibile grazie ad una maggiore autosufficienza energetica del suo Paese. In realtà, i giacimenti scoperti nel Mar Nero e l'attivazione della prima centrale nucleare, costruita dalla russa Rosatom, porteranno in tal senso benefici solo nel medio termine.

I timori del "sultano"

Ben si comprende quindi come Erdogan punti ad attuare mere mosse elettorali. Il malore accusato in Tv nei giorni scorsi e l'andamento dell'economia, oltre che la gestione della fase di emergenza legata al sisma del 6 febbraio, non hanno giovato alla sua immagine. Elementi che costringono il presidente turco a temere concretamente per la sua rielezione.

L'Akp è ben consapevole che sia alle presidenziali che alle legislative, elezioni accorpate entrambe il 14 maggio, la vittoria si giocherà sul filo di pochi punti percentuali. Da qui la corsa alle ultime promesse. Una corsa che, in termini di bilancio, rischia di costare caro.

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