In campagna elettorale, si sa, tutti i colpi sono leciti, anche quelli bassi. Ma quello di Julia Roberts a favore di Kamala Harris è più che altro un autogol. In uno spot (realizzato per l'associazione Vote Common Good, vota il bene comune) ha detto testuale: «Potete votare come volete, nessuno lo saprà. Ricordate, ciò che accade nella cabina, rimane nella cabina». Al di là della somiglianza con lo slogan di Las Vegas, nato per legittimare il gioco d'azzardo e altri vizi («Quello che succede a Las Vegas, resta a Las Vegas») l'obiettivo è chiaro. Nei sondaggi sempre meno affidabili ma sempre
più diffusi, la candidata democratica sembra avere più appeal sulle donne che sugli uomini e, sempre secondo i sondaggi, le famiglie patriarcali nella «pancia» degli Usa (ossia gli Stati tra Costa Est e Ovest) avrebbero una spiccata simpatia per Trump. Quindi Julia Roberts in sostanza dice: care donne, fregatevene di ciò che vi impongono i vostri mariti e votate Kamala. L'invito avrebbe dovuto offendere le femministe e tutto il resto, visto che dà per scontato che tantissime americane non abbiano libertà di pensiero (cosa che pure i sondaggi smentiscono) ma lo hanno scompostamente criticato soltanto i repubblicani accusando Julia Roberts di incoraggiare «il tradimento extraconiugale». Addirittura.
Resta il fatto che i toni apocalittici della megadiva richiamano quelli del «Dio ti vede, Stalin no» usati per le elezioni italiane del 1948.
Solo che allora il rischio erano i gulag, che sembrano un pelo più pericolosi di Trump, giusto un po'. Ma pazienza. Resta un dubbio: la richiesta di Julia Roberts vale anche per le donne con un marito che vota Kamala oppure è il solito appello a senso unico?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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