Harris davanti a Trump? Attenzione, parla l'uomo del vicepresidente: "C'è troppo ottimismo"

Chauncey McLean, presidente del super Pac democratico Future Forward, lancia un monito ai democratici contro i sondaggi troppo ottimistici diffusi in queste ore

Harris davanti a Trump? Attenzione, parla l'uomo del vicepresidente: "C'è troppo ottimismo"
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È indubbio che il ritiro del presidente Usa Joe Biden e la candidatura della vicepresidente Kamala Harris abbiano dato uno slancio non da poco al partito democratico che si era quasi arreso a una sconfitta sicura contro Donald Trump. Tuttavia, i sondaggi che circolano in queste ore e che vedono Kamala Harris addirittura in netto vantaggio rispetto all'avversario repubblicano, rischiano di essere troppo ottimistici e di non rispecchiare la realtà. Che vede, invece, un grande equilibrio, soprattutto negli stati chiave. Come riportato dall'agenzia Reuters, Chauncey McLean, presidente di Future Forward, il principale Pac che sostiene la candidatura presidenziale di Kamala Harris, ha avvertito che i sondaggi interni del loro comitato politico non sono così ottimistici come quelli pubblici. Occorre un bagno di realismo, altrimenti i democratici rischiano di ripetere l'errore commesso nel 2016 con Hillary Clinton, quando l'ex Segretario di Stato risultava essere la grande favorita.

"Situazione incerta"

Durante un evento organizzato dall'Institute of Politics dell'Università di Chicago, McLean ha sottolineato che i dati in loro possesso indicano sfide molto più serrate in alcuni stati chiave rispetto a quanto suggeriscono i sondaggi diffusi in queste ore. Sebbene Harris stia guadagnando terreno nei sondaggi nazionali e in alcuni stati cruciali, McLean ha ribadito che la situazione potrebbe essere più incerta di quanto sembri. “I nostri numeri sono molto meno rosei di quelli che si vedono in pubblico", ha dichiarato McLean, che raramente parla in davanti a una platea. Lo scorso luglio Future Forward, il super Pac più influente che sostiene i dem, ha pianificato una campagna pubblicitaria da 50 milioni di dollari in diversi stati per presentare agli elettori la candidatura di Kamala Harris dopo il passo indietro di Joe Biden. Questo investimento di 50 milioni di dollari si aggiunge ai 250 milioni già previsti per la pubblicità digitale e televisiva a partire da settembre.

Cosa dicono i sondaggi

Alla vigilia della Convention Nazionale Democratica a Chicago, Kamala Harris godeva di un vantaggio tra i tre e i sei punti percentuali nella corsa alla Casa Bianca, secondo due sondaggi pubblicati domenica e diffusi dai media americani a cui fa riferiumento proprio McLean. Nel confronto diretto con Donald Trump, Harris è in testa con il 49% contro il 45% tra gli elettori registrati e con il 51% contro il 45% tra gli elettori probabili, secondo un sondaggio di Abc News/Washington Post/Ipsos. In una gara a cinque che include anche Robert F. Kennedy, Cornel West e Jill Stein, Harris mantiene un vantaggio di 47-44% tra gli elettori registrati e 49-45% tra quelli probabili. Un sondaggio di Cbs News la vede avanti di tre punti a livello nazionale, con il 51% contro il 48% di Trump.

Nei sette stati chiave (Pennsylvania, Michigan, Wisconsin, Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina), Harris e Trump sono in perfetta parità, con il 50% ciascuno.

Un sondaggio del New York Times/Siena College mostra inoltre come Harris sia competitiva negli stati della "Sun Belt" come Arizona, Georgia, Nevada e North Carolina, che erano fortemente inclinati verso Trump quando Biden era il candidato democratico. Ma la partita è ancora tutta da giocare e da qui a novembre tutto può cambiare.

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