Per quanto può valere la parola di Putin, quello che il giorno prima dell'invasione negava che avrebbe invaso l'Ucraina, forse ci siamo. A tre anni dallo scoppio della guerra e dopo diverse centinaia di migliaia di morti tra militari e civili, ieri il leader del Cremlino si è detto per la prima volta pronto a negoziati di pace e ha fatto capire di aspettare un segnale da Donald Trump. Putin vuole vedersela da solo con il presidente americano, al tavolo non ci devono essere né l'Ucraina né le nazioni europee Italia compresa che in questi anni hanno contribuito alla resistenza di Kiev. Cosa accadrà lo vedremo, ma se così fosse si realizza ciò che da sempre sostengono gli alleati di Zelensky: solo una situazione di stallo sul campo può rendere conveniente alla Russa sedersi attorno a un tavolo per trattare la fine delle ostilità: la pace è la tesi su cui ha tenuto
il punto l'Occidente - la si raggiunge attraverso una prova di forza e non con la resa più o meno incondizionata come chiedono i vari filo-Putin mascherati da pacifisti. E che le condizioni di questa pace devono innanzi tutto essere accettate dal popolo ucraino, altrimenti si esce sì da una guerra tra eserciti, ma inevitabilmente si entra in una non meno drammatica guerra civile perpetua. Se Trump dovesse riuscire in un'impresa del genere, beh voglio proprio vedere la faccia di chi nei giorni pari invoca la pace e in quelli dispari dà addosso al neo presidente definendolo peggio della peste bubbonica. Per mettere fine a una guerra, due categorie di persone sono inutili se non addirittura deleterie: i generali e i pacifisti. I primi perché sono convinti che la guerra debba finire con l'annientamento del nemico; i secondi perché considerano la pace un
valore superiore alla libertà, pur sapendo bene che senza libertà nessun uomo al mondo sarà mai in pace né con se stesso né con il mondo intero. Non sappiamo cosa Trump metterà sul tavolo per convincere Putin a finirla qui, escludo che si presenterà munito di Vangelo, colombe e fiori.
E questo varrà per Putin ma anche per Zelensky, perché la guerra la si dichiara da soli, per fare una pace bisogna essere in due. Immaginiamo che Trump abbia in serbo argomenti molto convincenti sia per l'uno che per l'altro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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