Era il 12 ottobre del 1960, giorno della celebrazione della scoperta dell'America, quando l'ucraino Nikita Krusciov, segretario generale del partito comunista e presidente del Consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica, durante una sessione dell'Onu a New York, reagì ad una provocazione del segretario politico filippino Sumulong, battendo i pugni sul tavolo e quindi togliendosi una scarpa per agitarla nell'aria polverosa del palazzo di cristallo. Sessantaquattro anni dopo, a Filadelfia, Donald Trump ha presentato una scarpa di sua ideazione: «Audace, dorato, resistente, proprio come il presidente», dice lo slogan della sneaker dello sfidante di Biden. Trump, in campagna elettorale, si lancia nel settore profumi, dopobarba e calzature sportive, la multa di 453 milioni di dollari, con gli interessi, non lo sfiora nemmeno così come accadde a George W. Bush che riuscì a schivare le due scarpe scagliategli contro dal giornalista iracheno Muntazar al-Zaydi, subito arrestato e messo in prigione per mesi nove.
Va detto che Trump ha scelto un nome significativo per le sue
sneaker Never Surrender, Mai Arrendersi, il tessuto è completamente dorato, la suola è rosso fuoco, sul fianco destro brillano cinque stelle. Può essere un'idea suggestiva per Giuseppe Conte che vuole fare le scarpe a Elly Schlein.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.