Venezuela, fermo lampo per la leader dell'opposizione Machado: giallo sulla dinamica

Alla donna era stato impedito di candidarsi alle elezioni dello scorso luglio: da allora una nuova ferita si è aperta nel Paese sudamericano

Venezuela, fermo lampo per la leader dell'opposizione Machado: giallo sulla dinamica
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Ore di tensione in Venezuela ove si inseguono notizie e smentite sugli strascichi della contestata elezione Nicolás Maduro: oggi è stata diffusa la notizia secondo cui la leader dell'opposizione Maria Corina Machado è stata arrestata a Caracas al termine della manifestazione di protesta alla vigilia dell'insediamento del presidente.

La notizia della liberazione e il giallo sul video

Le manifestazioni, che si stanno svolgendo in gran parte del Paese, hanno coinvolto anche i venezuelani in esilio. Poche ore dopo su X, il suo partito, Comando Con Venezuela, ha però comunicato la sua liberazione: "durante il periodo del suo rapimento (Machado) è stata costretta a registrare diversi video e poi è stata rilasciata". "Uscendo dalla manifestazione di Chacao (un quartiere di) Caracas, María Corina Machado è stata intercettata e fatta cadere dalla moto su cui si trovava. In quel momento, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco. L'hanno portata via con la forza. Nelle prossime ore (Machado) si rivolgerà al Venezuela per spiegare i fatti", si legge su X. Numerosi media sudamericani, tuttavia, continuano a sostenere che il suo ufficio stampa non abbia confermato la liberazione. Il ministro dell'Interno venezuelano, invece, ha definito l'arresto di Machado "una menzogna".

Il giallo sui fatti di oggi si infittisce anche alla luce di un video circolato sui social in cui Machado, in jeans e giacca con cappuccio, annuncia di stare bene e di essere al sicuro. La donna sembra poi farfugliare qualcosa su un portafogli che le sarebbe caduto in strada, salvo poi complimentarsi per la manifestazione, annunciando che il Venezuela sarà presto libero. Un video da molti giudicato autentico ma che stride sia con gli intenti di Machado che con quelli d un'eventuale carcerazione.

Il ritorno dopo mesi di clandestinità

Machado era stata scelta come candidata alle elezioni primarie tenutesi dalla Piattaforma Unitaria Democratica (Pud), nell'ottobre del 2023, ma venne poi squalificata con un presto, così come più tardi Corina Yoris, nominata sua sostituta. Questa catena di eventi aveva aperto le porte alla candidatura di Edmundo González Urrutia, l'uomo che voleva sfidare il sistema e diventare il prossimo presidente del Venezuela. "Edmundo, presidente per tutti", era stato il suo slogan assieme a continui inviti alla moderazione seppur nel solco della transizione. Alla fine, l'ex diplomatico venezuelano era stato costretto a chiedere asilo politico in Spagna.

Machado sarebbe stata arrestata oggi quando il suo convoglio di motociclette è stato attaccato dalle forze di sicurezza mentre lasciava una protesta antigovernativa a Caracas, secondo quanto riferito dai suoi collaboratori. Le proteste indette dalla Machado hanno avuto luogo un giorno prima che l'Assemblea Nazionale, controllata dal partito al potere, giurasse per un terzo mandato di sei anni nonostante le prove credibili che Maduro abbia perso le elezioni presidenziali. Machado è emersa da mesi di clandestinità per riapparire in pubblico come parte di un ultimo tentativo di impedire al presidente Maduro di rimanere aggrappato al potere. L'Ufficio stampa di Machado ha dichiarato in un post sui social media che le forze di sicurezza hanno “violentemente intercettato” il convoglio mentre lasciava la parte orientale di Caracas. “Volevano farci combattere tra di noi, ma il Venezuela è unito, non abbiamo paura”, ha gridato Machado ad alcune centinaia di manifestanti dall'alto di un camion nella capitale pochi istanti prima del suo arresto.

Il sostegno dall'estero

Il presunto arrsto ha suscitato appelli per il suo rilascio immediato da tutta l'America Latina, compreso il presidente di Panama: “Le Nazioni Unite saranno abbastanza capaci di agire per salvare Maria Corina Machado?”, ha detto l'ex presidente colombiano Alvaro Uribe sui social media."Chiediamo la liberazione immediata di Maria Corina Machado, leader dell'opposizione venezuelana.

Non possiamo più tollerare le azioni repressive e illegittime del regime di Maduro che ha perso le elezioni. Siamo vicini a tutti i cittadini che combattono per la libertà e la democrazia in Venezuela", ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

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