Il partito francese dei Repubblicani ha un nuovo presidente: Eric Ciotti. Il candidato dell'ala conservatrice ha battuto lo sfidante Bruno Retailleau con il 53,7% dei voti del congresso, mentre l'altro ha ottenuto il 46,3%. Per Ciotti, deputato del dipartimento delle Alpi Marittime, si tratta della conferma di quanto avvenuto al primo turno, dove aveva raggiunto il 42,73% dei consensi contro il 34,45% di Retailleau e il 22,29% di Aurèlien Pradiè.
Il voto ha visto una partecipazione al secondo turno dei 69,70% su 91.110 iscritti. Gli elettori del partito dovevano scegliere il successore di Christian Jacob che aveva deciso di dimettersi dopo il risultato non particolarmente lusinghiero delle ultime elezioni. Il partito aveva subito la pesante sconfitta di Valerie Pecresse alle presidenziali di maggio e aveva visto perdere consensi anche in parlamento dopo le elezioni per l'Assemblea nazionale.
Les Républicains non era riuscito a tenere l'onda d'urto del Rassemblement National, alla sua destra, diventando quindi non più rappresentativo del centrodestra francese. Dall'altro lato, Emmanuel Macron, sempre meno capace di sfondare a sinistra e visto come un elemento molto lontano dal fronte socialista e della nuova "gauche" di Jean-Luc Melenchon, aveva iniziato a puntare sull'elettorato moderato che negli anni passati, invece, aveva come bussola proprio la formazione neo-gollista.
Il crollo di consensi, eroso soprattutto da Marine Le Pen, ha così avuto i due campanelli d'allarme delle elezioni che non potevano rimanere inascoltati. Per questo il partito ha deciso di riunire i suoi iscritti per decidere le sorti del futuro. Ora la palla va a Ciotti, 56 anni, che rappresenta l'ala sicuramente più conservatrice del movimento e pronto a sostenere una lunga sfida per candidare alle prossime presidenziali Laurent Wauquiez.
Nei punti fermi del candidato delle Alpi Marittime ci sono sicurezza, politiche più restrittive sull'immigrazione, la difesa del lavoro e dei valori identitari francesi. Una strada che, secondo alcuni analisti politici, potrebbe essere una prima avvisaglia di un percorso nuovo per la destra transalpina, e cioè quello di una possibile riunificazione.
Lo stesso Ciotti, nella campagna per le presidenziali, aveva già fatto intendere di essere vicino alle idee di Eric Zemmour. E non è detto che questo non possa essere l'inizio di una nuova stagione politica nel mondo del centrodestra francese: se non nella nascita di un'unica realtà, quantomeno nella narrazione politica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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