"Chi dà soldi alle Ong paghi pure i soccorsi". La proposta in Ue sui migranti

Manfred Weber, leader del partito popolare europeo, ha sposato in pieno la linea del governo Meloni sull'immigrazione e ha lanciato un codice di condotta per le Ong

"Chi dà soldi alle Ong paghi pure i soccorsi". La proposta in Ue sui migranti

Chi paga le Ong deve assumersi le sue responsabilità”. A pronunciare questa frase non è stato un esponente del nostro governo, la cui linea è quella di governare le attività delle navi Ong. Al contrario, le dichiarazioni sono del leader del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber.

Parole che sorprendono, considerando che Weber è un parlamentare tedesco, Paese che foraggia le Ong e che nell'ultima finanziaria ha anche assegnato dei fondi a una delle organizzazioni. Non solo, ma con queste frasi il leader dei popolari sembra essere entrato in perfetta sintonia con le posizioni del governo italiano. E non è nemmeno la prima volta.

Le frasi di Weber sulle Ong

L'Unione Europea non è riuscita ad adottare una politica condivisa dalla crisi migratoria dal 2015 in poi”. Inizia così l'intervista rilasciata nei giorni scorsi a Politico.eu dal parlamentare tedesco. E già questa dichiarazione appare politicamente rilevante.

Manfred Weber ha di fatto lanciato un chiaro affondo contro le politiche migratorie europee degli ultimi anni. Se a farlo è il leader del partito a cui appartiene il presidente della commissione europea, Ursula Von Der Leyen, vuol dire che del malumore in tal senso sta iniziando a serpeggiare all'interno della classe dirigente comunitaria.

Particolarmente rilevanti appaiono però anche le altre frasi rilasciate nell'intervista. “Serve un codice di condotta per le Ong attive nella ricerca e nel soccorso di naufraghi – ha dichiarato – Inoltre, Paesi come Francia e Germania che sostengono finanziariamente queste organizzazioni dovrebbero assumersi maggiori responsabilità per risolvere la massiccia sfida migratoria nel Sud dell’Europa”.

Una posizione in linea con quella del governo italiano e che potrebbe avere un duplice scopo. Da un lato, bacchettare il governo tedesco per le ultime scelte sulle Ong. L'esecutivo, guidato dal cancelliere Olaf Scholz, ha approvato uno stanziamento di sei milioni di Euro a favore di United4rescue. Si tratta dell'associazione di attivisti di cui fa parte anche l'Ong Sea Watch, operante nel Mediterraneo con la Sea Watch 5. Weber, all'opposizione con la sua Csu, ha quindi preso le distanze dall'appoggio politico e finanziario concesso agli attivisti.

Dall'altro lato, è possibile intravedere nelle parole di Weber un posizionamento dei popolari europei a favore delle istanze dei Paesi del sud Europa sull'immigrazione. Circostanza inedita e che potrebbe portare a non pochi cambiamenti politici sul tema.

La posizione di Weber sull'immigrazione

Occorre sottolineare che Manfred Weber ha sempre tenuto una posizione peculiare sull'immigrazione. Nel 2021 si è schierato a favore del finanziamento europeo da accordare alla Polonia per la costruzione di una barriera con la Bielorussia. Circostanza a cui la commissione europea si è sempre opposta.

Non è quindi la prima volta che il numero uno dei popolari europei sposa posizioni più a destra. E, soprattutto, non è la prima volta che Weber si avvicina alla posizione del governo Meloni. A novembre, nel pieno della diatriba tra Roma e Parigi per il caso Ocean Viking, Weber ha chiaramente sostenuto che l'Italia non deve essere lasciata sola.

Le parole pronunciate sulle Ong nelle scorse ore potrebbero allora far

pensare, come sottolineato su Libero, a un avvicinamento tra i popolari e i conservatori in Europa. Un modo per spingere verso un “centrodestra europeo unito”, di cui Weber sarebbe uno dei più importanti promotori.

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