Dopo giorni di bocconi amari, dall'Europa è arrivato da Frontex il primo concreto sostegno all'Italia per fronteggiare l'attuale emergenza immigrazione. Dalla sede dell'agenzia per il controllo delle frontiere infatti, hanno fatto sapere di essere pronti a incrementare la propria presenza a Lampedusa sia in termini di uomini che di mezzi. L'obiettivo è quello di facilitare il compito delle autorità di Roma per i rimpatri e l'identificazione di chi sbarca.
Le dichiarazioni di Fontex
L'agenzia europea ha messo nero su bianco le proprie intenzioni tramite una nota del direttore Hans Leijtens. Quest'ultimo, intervenendo sull'attuale situazione a Lampedusa, ha in primo luogo sottolineato la gravità della situazione. In tal modo ha confermato che l'Italia in questa precisa fase sta attraversando un'emergenza con pochi precedenti.
Da qui l'importanza di aiutare le autorità di Roma. "Frontex - si legge nelle dichiarazioni di Leijtens - aumenterà il suo sostegno all'Italia a seguito del recente aumento del numero di arrivi di migranti irregolari a Lampedusa". L'intenzione dell'agenzia è quella di inviare personale e mezzi. Il fine ultimo è dato quindi dalla possibilità di offrire all'Italia maggiori risorse sia per il monitoraggio dei mari che per l'identificazione e rimpatrio dei migranti.
"Abbiamo raddoppiato il numero di ore di volo dei suoi aerei che monitorano il Mediterraneo centrale - ha sottolineato il direttore di Frontex - Siamo pronti a fornire supporto per le attività di rimpatrio e a inviare ulteriori funzionari per aiutare con la registrazione e l'identificazione". Al momento sono 40 le persone in campo a Lampedusa in grado di coadiuvare il personale italiano, ma altri funzionari dovrebbero arrivare già nei prossimi giorni. "La sfida - ha poi precisato Leijtens - non è solo italiana ma dell'intera Europa".
I mezzi messi in campo dall'agenzia
Oltre ai funzionari, Frontex interverrà a Lampedusa anche con propri mezzi per il monitoraggio dei mari. Così come sottolineato su AgenziaNova, sull'isola più grande delle Pelagie l'agenzia può fare affidamento su due velivoli in grado di pattugliare il canale di Sicilia. Inoltre, Frontex potrà usare un drone stanziato a Malta e già varie volte utilizzato nei periodi di maggior crisi migratoria.
Il mezzo senza pilota e i due velivoli serivanno quindi per aumentare le ore di monitoraggio e pattugliamento dei mari, in modo da fornire alle autorità italiane un più chiaro e completo quadro della situazione. Ma al di là della sorveglianza marittima, l'aiuto di Frontex potrebbe essere molto utile per le operazioni di identificazione e rimpatrio dei migranti.
"Oltre all'invio di ulteriori esperti in materia di rimpatrio e alla formazione - si legge sempre nella nota del direttore dell'agenzia - Frontex può organizzare missioni di identificazione in Paesi non appartenenti all'Ue in base alle esigenze delle autorità italiane per facilitare le procedure di rimpatrio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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