Mattarella: "Il G7 promuova processi orientati alla pace"

Il sostegno incondizionato all'Ucraina nell'aggressione russa e una soluzione definitiva per il conflitto in Medioriente con la soluzione a due Stati. Mattarella dal G7 mete in guardia dagli "antichi fantasmi sono riapparsi "

Mattarella: "Il G7 promuova processi orientati alla pace"
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La prima giornata di lavori al G7 di Brindisi si è conclusa con una cena ufficiale offerta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ai capo di Stato riuniti in Italia per il più importante incontro internazionale dell'anno. Si sono presentati tutti alla cena di gala al Castello Svevo, tranne Joe Biden, che ufficialmente si è ritirato prima a causa della stanchezza accumulata in questo tour europeo. "Rispetto all'incontro del G7 che la Repubblica italiana ha presieduto sette anni fa, a Taormina, il contesto internazionale è profondamente mutato. Oggi registriamo che il crescente processo di interdipendenza promosso dalla globalizzazione è bruscamente venuto meno", ha affermato il presidente della Repubblica durante il brindisi.

"Antichi fantasmi sono riapparsi e il linguaggio della cooperazione, e della costruzione di regole di convivenza internazionali rispettose dei popoli, viene messo a dura prova, lasciando il posto a crescenti tensioni geopolitiche, quando, purtroppo, non a conflitti", ha proseguito il capo dello Stato, rivolgendosi ai suoi ospiti. E in questo contesto, ha proseguito, "l'ambizione di nuovi attori di giocare un ruolo più profilato interpella la capacità della comunità internazionale -e in essa del G7- di promuovere processi positivi orientati alla pace e allo sviluppo". Per taluno, ha detto ancora Mattarella nel suo brindisi, "si tratta di procedere alla realizzazione comunque -spesso in modo affannoso- di nuovi assetti internazionali, nella presunzione che saranno più vantaggiosi per sè di quelli raggiunti nei decenni che hanno fatto seguito alla Seconda guerra mondiale".

Ma non è sempre così, perché spesso "aprono, invece, spazi a insidie di neo-colonialismi se non di neo-imperialismi". Entrando nello specifico dei conflitti, il presidente Mattarella ci ha tenuto a sottolineare che "il 24 febbraio del 2022 la Federazione Russa si è assunta la responsabilità storica di riportare la guerra in Europa in un pericoloso tentativo di revanche neo-imperiale". Una svolta che non può essere ignorata ma, prosegue, "sostenendo la indipendenza dell'Ucraina, difendiamo principi generali di convivenza fra le nazioni, sui quali poggia, dal secondo dopoguerra in poi, la libertà, la sicurezza, la prosperità dei nostri popoli nonché lo sviluppo e il ruolo crescente di quelli che allora erano, loro malgrado, spettatori della storia".

Quello condotto il 7 ottobre 2023, invece, è stato definito dal capo dello Stato come un "barbaro attacco di Hamas, con l'uccisione di inermi cittadini israeliani e il disumano sequestro di ostaggi", che "ha riaperto una ferita che continua ad essere alimentata dal macabro conteggio delle migliaia di vittime civili palestinesi, donne e bambini". I negoziati in corso, fondamentali, "per giungere al cessate il fuoco", devono "rappresentare una tappa per intraprendere un concreto percorso politico verso una pace duratura, che non può che fondarsi sulla soluzione a due Stati".

Occorre, ha detto ancora Sergio Mattarella, "la volontà di perseguirla da parte di tutti gli attori coinvolti, per non abbandonare il dialogo a metà come già accaduto in troppe occasioni- con l'inevitabile ripresa, nel tempo, del conflitto, con violenza e vittime sempre maggiori".

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