"È un richiamo orgoglioso ai valori occidentali. Ora occorre cercare il miglior accordo possibile"

Parla il capo delegazione di Fdi, Carlo Fidanza, al Parlamento Europeo: "Le parole di Vance a Monaco sono uno schiaffone salutare"

"È un richiamo orgoglioso ai valori occidentali. Ora occorre cercare il miglior accordo possibile"
00:00 00:00

Carlo Fidanza, capo delegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo. Come giudica l'intervento di Giorgia Meloni alla convention dei conservatori statunitensi?

«Un richiamo orgoglioso ai valori che ci definiscono, al ruolo di un Occidente che deve ritrovare se stesso, il suo posto e la sua missione nel mondo. Un Occidente con due pilastri, che devono lavorare insieme. Trump ha risvegliato l'America, ora tocca all'Europa riscoprire la propria anima e la propria identità, abbandonando le ricette ideologiche della sinistra che ci hanno portato al disastro».

A proposito è preoccupato delle posizioni espresse dal presidente statunitense sull'Ucraina?

«L'Ucraina è stata aggredita, su questo non ci piove. Senza il sostegno occidentale e la lotta coraggiosa degli ucraini, i russi sarebbero entrati a Kiev in poche ore. Ora la situazione al fronte non è positiva, tuttavia ci auguriamo di poter arrivare al migliore accordo possibile per una pace lunga e duratura. Per arrivarci serve l'impegno di Trump e dell'Europa, che ha sostenuto molto Kiev e ha diritto a vederselo riconosciuto. Giorgia Meloni farà del proprio meglio per avvicinare le due sponde dell'Atlantico».

È possibile in una fase così difficile costruire un ponte tra le due sponde del conservatorismo?

«Con i conservatori americani abbiamo rapporti costanti ormai da tempo, e puntiamo a consolidarli, a maggior ragione ora con Trump alla Casa Bianca. Ognuno di noi persegue il proprio interesse nazionale ma ci sono valori e battaglie che ci uniscono: protezione dei confini, difesa della libertà di espressione dall'ideologia woke, sostegno a chi produce contro le derive ultra-ambientaliste e tanto altro».

In poche settimane lo scenario geopolitico è cambiato profondamente. L'Europa appare davanti a un bivio. È pronta a ripensare la propria politica di difesa?

«Le parole di JD Vance a Monaco, molto simili a quelle pronunciate in passato da Giorgia Meloni, sono state uno schiaffone salutare a certe élite europeiste. Comprendere il valore di ciò che stiamo difendendo è imprescindibile. Dobbiamo aumentare i nostri investimenti in difesa, scorporare quelle spese dal patto di stabilità europeo, costruire una politica industriale della difesa per far collaborare i nostri campioni industriali».

La Francia propone un impegno diretto dell'Europa in Ucraina. Qual è la posizione dell'Italia?

«Macron cerca un protagonismo scomposto per ragioni interne e per marcare una distanza politica da Trump, finendo così per dividere e indebolire l'Europa.

Quanto all'Italia, ha sempre fatto la sua parte, quando è stata chiamata a partecipare a missioni internazionali di peace-keeping. Vedremo se matureranno le condizioni, senza avventurismi. Ciò che è certo è che non potrà esistere un impegno europeo senza la copertura militare americana».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica