"In 6 mesi, 506 milioni presi senza diritto"

La ministra: "Questa misura creava confusione tra attivabili e fragili"

"In 6 mesi, 506 milioni presi senza diritto"
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Al Senato la ministra del Lavoro, Marina Calderone, prova a mettere fine alla querelle nata dalla sospensione del Reddito di cittadinanza per 159mila famiglie. Sospensione arrivata con un sms dall'Inps. Calderone parla con numeri alla mano e soprattutto con la serenità del tecnico prestato alla politica. La sospensione corrisponde a uno degli aspetti fondanti del programma con il quale Meloni e i suoi alleati hanno convinto gli elettori a dar loro la chance di governare. L'abolizione del Rdc era nel programma elettorale perché - sostenevano e continuano a sostenere i partiti della coalizione di centrodestra - non ha funzionato «così come è stato pensato». Ed è la stessa Calderone a sottolinearlo in Senato. «Dopo più di tre anni di operatività, le critiche sul reddito di cittadinanza convergono sulla sua inefficacia quale misura di politica attiva del lavoro», spiega Calderone. «Il reddito di cittadinanza ha mostrato da subito numerosi aspetti di criticità legati al forte disallineamento tra sostegno monetario e iniziative di attivazione, reso evidente dall'avere iniziato l'erogazione monetaria senza aver prima provveduto a mettere in grado i centri per l'impiego di far fronte ai nuovi compiti loro assegnati sul piano occupazionale».

Altro fattore negativo è la disomogeneità della platea interessata, dove si ritrovano sia gli «attivabili nel mercato del lavoro» che «i fragili, per cui il percorso di inserimento lavorativo arriva solo dopo quello di inclusione sociale».

Di fronte alle «piazze» che reclamano «dignità», la ministra snocciola cifre che mostrano tutta la debolezza della misura. Nel primo semestre dell'anno sono state 506 i milioni di euro erogati «indebitamente». E sulle 159mila famiglie abbandonate dallo Stato, Calderone ricorda che 117mila redditi sospesi si riferiscono a famiglie mononucleari. E intanto dall'Inps arrivano conferme che a settembre ci potrebbe essere la sospensione per altri 30mila percettori. Cui se ne aggiungeranno altri 50 mila entro la fine dell'anno.

Insomma, il governo, spiega la ministra ai senatori

durante l'informativa, sta attuando un nuovo «approccio culturale» sulle politiche sociali. E l'allarme sociale tanto sbandierato dalle opposizioni, non c'è. Come non ci sono state le tensioni preannunciate dai grillini.

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