Il Movimento Cinque Stelle dice addio al tabù sulle alleanze. A Gela, la città del governatore Rosario Crocetta, si è suggellata con un abbraccio la strana alleanza tra l'alfaniano Enzo Greco, giunto terzo al primo turno, e il candidato grillino Domenico Messinese che sfiderà al ballottaggio Angelo Fasulo, il candidato del Pd e del Megafono (il movimento di Crocetta).
"Non abbiamo fatto nessuna alleanza con il Nuovo centrodestra - assicura Giancarlo Cancellieri, il numero uno dei grillini in Sicilia - e il M5S a Gela, in vista del ballottaggio. Il candidato sindaco arrivato terzo e che è di Ncd si è limitato a fare un endorsemente per noi. Non dividiamo nulla con Ncd. Tutto qui". Resta il fatto che a Roma i grillini chiedono le dimissioni del sottosegretario Ncd Giuseppe Castiglione ma in Sicilia non disdegnano i voti e l'appoggio politico degli alfaniani. Contraddizione evidenziata anche da Fausto Raciti, segretario regionale del Pd, secondo cui la foto tra Messinese e Greco "diventa il simbolo del 'tradimentò dei 5 Stelle che fino ad oggi hanno votato a Roma contro norme giuste, e sostenuto norme ingiuste, pur di non 'apparire' d'accordo con qualcuno, pur di tenere fede al motto 'noi non ci alleiamo, noi siamo diversi, noi non scendiamo a patti con nessuno'”. Il presidente Crocetta, ex sindaco della città, invece, ha attaccato: “A Gela, a giudicare dalle alleanze, il Movimento cinque stelle, più che un movimento politico, è un albergo per riciclati della prima Repubblica". 538em;">Secondo fonti giornalistiche, inoltre, i grillini siculi sarebbero pronti a sostenere tacitamente il candidato civico Maurizio Dipietro contro il discusso ras locale del Pd, Vladimiro Crisafulli a cui i vertici nazionali del partito hanno proibito l'uso del simbolo.
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