«Si è scagliato contro quella ragazza urlando ti uccido, io ti uccido... E lei, poverina, piangeva e si stringeva a se stessa. Poi a un certo punto ho visto che ha tirato fuori il coltello e ho provato a disarmarlo...». È il racconto del 70enne accoltellato al pronto soccorso dell'Ospedale Città Studi di Milano, dove un ragazzo ha tentato di aggredire la sua ex e ha accoltellato anche altre tre persone: un infermiere, un addetto alle pulizie e il paziente settantenne in attesa che non ci ha pensato un attimo ad intervenire per aiutare la ragazza.
«Ho provato ad afferrare l'impugnatura - ha raccontato ai cronisti - ma mi ha colpito alla mano. Si erano lasciati e lui voleva ucciderla...». L'uomo è stato poi soccorso e medicato nella stessa struttura, ha due vistose fasciature all'anulare e al mignolo della mano destra.
Un pomeriggio di paura nelle sale del pronto soccorso all'Istituto Clinico Città Studi di Milano, in via Jommelli. Ed è purtroppo una scena che si ripete e che vede ormai le strutture di prima accoglienza degli ospedali spesso teatro di episodi di criminalità, tant'è che da mesi Regione e forze dell'ordine hanno deciso di intensificare i controlli.
Ieri pomeriggio succede tutto all'improvviso, pochi minuti dopo le 17. Il ragazzo italiano di 22 anni, incensurato, si presenta all'ingresso dell'ospedale visibilmente alterato: cerca la ex compagna. La ragazza, lei pure 22enne, ha un appuntamento alla clinica per un colloquio di lavoro e deve sottoporsi a una visita medica medica in vista di una assunzione. Sembra tutto tranquillo ma quando esce dall'ambulatorio si trova davanti il suo ex che le si scaglia addosso. Attimi di concitazione e di paura, alcuni dipendenti dell'ospedale cercano di intervenire, provano a fermare l'aggressore che però riesce a scrollarseli di dosso e a scaraventarli a terra. A quel punto da una tasca estrae un coltello a serramanico e colpisce un 57enne dipendente dell'impresa di pulizie dell'ospedale e un infermiere di 56 anni. Ferite non mortali per fortuna. Il primo rimedia un taglio al fianco e alla coscia sinistra, il secondo al polpaccio destro. Ma non è finita perché nel tentativo di fermarlo viene colpito alle mani anche il paziente di settant'anni che affronta il ragazzo e resta ferito ad entrambe le mani.
Il giovane quel punto fugge ma non fa molta strada perché viene intercettato da alcune pattuglie dei carabinieri del Nucleo Radiomobile. I militari lo bloccano e lo portano in manette al comando. «Non ho avuto paura - afferma il 70enne che ha difeso la ragazza- Ho provato anche a calmarlo ma lui mi rispondeva solo con parolacce...».
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