La Alan Kurdi arriva in acque italiane e l'Ong tedesca ringrazia Orlando

I migranti a bordo della Alan Kurdi trascorreranno un periodo di quarantena all'interno della nave Rubettino della Tirrenia: l'Ong tedesca ringrazia Orlando, Salvini su Facebook attacca il Pd

La Alan Kurdi arriva in acque italiane e l'Ong tedesca ringrazia Orlando

È arrivata in questo venerdì a largo di Palermo la nave Alan Kurdi, il mezzo usato dall’Ong tedesca Sea Eye che, da almeno 12 giorni, aveva a bordo quasi 150 migranti recuperati non lontano dalle coste libiche.

I membri dell’Ong hanno rifiutato, come ha fatto sapere nei giorni scorsi il ministro dei trasporti Paola De Micheli, di seguire la procedura per l'accoglienza nel proprio Paese di bandiera, che è per l’appunto la Germania. L’Italia però al contempo aveva dichiarato “non sicuri” i propri porti, per via dell’emergenza coronavirus che attanaglia il nostro territorio già da diverse settimane.

Lo scorso 12 aprile è quindi arrivata la decisione di far trascorrere la quarantena dei migranti della Alan Kurdi a bordo di una nave, da posizionare nella rada di uno dei porti siciliani. Il mezzo individuato è stato quello denominato “Rubettino”, della flotta della società Tirrenia.

Giunta in prossimità del porto del capoluogo siciliano, è quindi iniziata la fase di trasbordo dei migranti dalla Alan Kurdi alla nave che li ospiterà per almeno 14 giorni. Quella di far attuare la quarantena a bordo di un mezzo navale, è stata una decisione scaturita anche dopo le proteste giunte dalla Sicilia, sia dagli amministratori che dalla società civile.

Sull’isola in molti, specialmente dopo il primo caso di positività di un migrante rintracciato all’interno dell’hotspot di Pozzallo, hanno iniziato a temere la possibilità che un’emergenza migratoria potesse in qualche modo sovrapporsi a quella sanitaria legata all’epidemia di coronavirus.

Il primo a proporre l’approdo di migranti su un’altra nave, era stato il sindaco di Lampedusa Totò Martello. Nei giorni successivi, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha rilanciato questa idea, dando disponibilità per la messa a disposizione di un mezzo navale. Poi è stata la volta degli imprenditori lampedusani e di 32 sindaci dell’agrigentino, con questi ultimi che hanno scritto direttamente al presidente del consiglio Giuseppe Conte in relazione alla situazione dei vari sbarchi registrati in Sicilia negli ultimi giorni, andando quindi oltre l’emergenza legata alla Alan Kurdi.

Il trasbordo dei migranti dal mezzo dell’Ong tedesca dunque, è arrivato al culmine di un’intensa settimana di trattative e proposte volte ad evitare l’approdo sulla terraferma dei migranti. Le polemiche comunque restano. La Lega ha posto l’attenzione più volte sul fatto che, in ogni caso, il peso dello sbarco dei migranti dalla Alan Kurdi è stato sostenuto dall’Italia.

In un post pubblicato sulla sua pagina Facebook, Matteo Salvini ha tuonato contro il sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “La nave Ong (tedesca) si felicita di essere entrata in acque italiane e ringrazia il sindaco di Palermo che ha tanto aiutato – si legge sul post – PD sempre in prima linea per i porti aperti”.

Il riferimento è ai ringraziamenti che la Sea Eye ha rivolto, sempre tramite i social, al primo cittadino palermitano. Quest’ultimo ha da subito offerto infatti il porto della città siciliana per organizzare il trasbordo dei migranti dalla Alan Kurdi: un ruolo attivo, salutato positivamente dall’Ong tedesca.

Sempre sulla propria pagina social, Salvini ha poi commentato l'operazione di trasbordo dei migranti dalla Alan Kurdi: "La 'Rubettino' è uno dei più grandi traghetti d'Italia - si legge - in grado di accogliere fino a 1.470 passeggeri, con 289 cabine e sala poltrone da 195 posti. È dotata di aria condizionata, ristorante, self service, due bar, negozio, infermeria, cinema, area giochi per bambini e solarium. In arrivo anche la nave Ong Aita Mari che ci porterà altri 40 immigrati. Avanti, c'è posto!"

Da annotare anche i commenti di un’altra Ong, ossia l’italiana Mediterranea Saving Humans: “In tempi non pandemici gli equipaggi di terra di Mediterranea Saving

Humans Palermo sarebbero andati ad accoglierli alla banchina per farli sentire benvenuti – si legge in una nota dell’organizzazione – Adesso non possono farlo ma hanno scelto di far sentire il loro calore e il loro benvenuto”.

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