Allarme Italia: rintracciati già 125 jihadisti

Solo nel 2015 trovati in Italia 125 terroristi: avevano superato le frontiere illegalmente. Quanti sono a piede libero? Sostieni il reportage

Allarme Italia: rintracciati già 125 jihadisti

Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ostenta sempre e comunque sicurezza e tranquillità. La situazione, però, gli sta sfuggendo di mano. Nel 2012 ha lasciato che un'ora di 170mila immigrati invadesse l'Italia. Non ha mosso un dito. E non lo muoverà nemmeno quest'anno. Solo nell'ultima settimana ne sono sbarcati altri 11mila facendo lievitare a quota 18mila i disperati arrivati nel 2015. Ma chi sono tutti questi disperati? Ci si può davvero fidare? Per Alfano non c'è alcun riscontro di infiltrazioni terroristiche sui barconi della speranza. Eppure fonti investigative riportate dal Tempo hanno fatto trapelare che, in questi primi mesi dell'anno, sono già stati arrestati 125 jihadisti che avevano attraversato illegalmente le nostre frontiere. E, fanno sapere, ce ne potrebbero essere in giro altri.

La scorsa settimana è stato arrestato un clandestino libico. Nonostante non potesse accedere all’area Schengen perché segnalato per reati legati al terrorismo, se ne andava a zonzo per la Capitale. Come se nulla fosse. Insieme a lui sono stati arrestati altri otto libici. Su questi pendono le accuse di "resistenza e lesioni aggravate a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato": hanno tentato di occupare di un albergo in via di Pietralata. Infrazione che accadono quotidianamente e che la dicono lunga sull'emergenza sicurezza in atto. Perché, al di là di quanto voglia farci credere Alfano, in Italia circolano liberamente migliaia di clandestini. Tra questoi ci sono anche diversi soggetti legati al radicalismo islamico che potrebbero colpire da un momento all'altro. E, quest'anno, le occasioni buone non mancano di certo dal momento che il Belpaese ospiterà, in successione, l'Expo 2015 a Milano, l'ostensione della Sacra Sindone a Torino e il Giubileo Starordinario a Roma.

Come fanno presente le fonti investigative al Tempo, le frontiere italiane sono un vero e proprio colabrodo. "Oltre agli sbarchi continui sulle nostre coste - spiegano - altri varchi utili sono, ad esempio, i traghettichearrivano da Grecia, Albania Crozia o le frontiere in Friuli Venezia Giulia. L'altra via d’ingresso per i clandestini è l’aeroporto di Fiumicino da cui, soprattutto nordafricani, fuggono appena scesi dall'aereo evitando i controlli". Il problema sta tutto nei controlli. Anche degli immigrati, che vengono portati nei centri di prima accoglienza, è difficile (se non impossibile) controllare la reale identità.

"Molte persone si rifiutano di fornire le esatte generalità ben sapendo che questo potrebbe significare un rimpatrio certo nel momento del mancato permesso di soggiorno - spiega il Tempo - questo vuol dire che sul territorio italiano circolano migliaia di persone senza identità che, sulla carta, non hanno una patria". Gli arresti degli ultimi mesi dimostrano che tra questi ci sono anche pericolosi jihadisti.

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