Milano. «Saremo milioni», annunciava l'amministratore del canale Telegram «Basta Dittatura!» in vista delle manifestazioni contro i vaccini e contro il Green pass che ieri alle 18, come ogni sabato da alcune settimane, sono tornate in diverse città. In realtà da Milano a Roma i partecipanti alle singole proteste sono stati poche centinaia.
«Ricordate: niente interviste per i leccac... dei canali di manipolazione», continua il capopopolo rivolto ai ribelli nella chat punto di riferimento dei No vax. L'amministratore «raccomanda una serie di regole nei rapporti con la stampa», invitando a non rilasciare interviste «alle testate che lavorano per il sistema». E aggiunge: «Se vedete che impostano la solita intervista-teatrino con qualche soggetto ridicolo per delegittimare tutta la piazza, invitateli vivacemente ad allontanarsi (in modo non-violento, non dategli il pretesto di fare le vittime)». A Milano i circa 5mila manifestanti hanno violato l'ordine della Questura di limitarsi a un presidio statico all'Arco della Pace e hanno sfilato da piazza Fontana al Duomo, prima in alcune centinaia, fino al punto prestabilito. Qui li aspettavano altri No pass riuniti dal primo pomeriggio. Tra loro, al presidio dell'associazione Genesi, Francesco Maria Fioretti, ex presidente di sezione della Cassazione. Poi tutti sono ripartiti, non autorizzati e scortati dalle forze dell'ordine, verso la sede Rai di corso Sempione. I partecipanti hanno anche inscenato un blocco stradale spontaneo all'altezza di via Canova. Poliziotti e carabinieri in assetto antisommossa si sono spostati a presidiare la sede Rai. Sono partiti insulti proprio verso le forze dell'ordine («Buffoni», «vergognatevi») e cronisti e cineoperatori («Giornalisti terroristi»). A Torino c'era un migliaio di persone. In piazza anche gli anarchici che a un certo punto sono passati alla testa del corteo con furgone e microfono. A Trento invece hanno sfilato per il centro, contro il Green pass e l'estensione del certificato verde ai lavoratori, circa 200 persone.
E l'Ordine dei medici solleva un nuovo problema: «È l'assurdo, non riusciamo a radiare» i medici No vax, «neanche quelli che fanno propaganda contro i vaccini». Il motivo: «Ci proviamo ma loro fanno ricorso e la sanzione si sospende, non diventa mai effettiva». A bloccare il procedimento è un problema burocratico. La Commissione chiamata a esaminare il ricorso e decidere sulla radiazione proposta dall'Ordine competente «è scaduta nel 2020». A spiegarlo all'Huffington Post è Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo).
La Commissione centrale per gli esercenti le professioni sanitarie è un organo di giurisdizione speciale istituito presso il ministero della Salute, i cui componenti vengono nominati con decreto del presidente del Consiglio dei ministri. Con la Commissione scaduta i procedimenti restano nel limbo. Anelli ricorda che a oggi sono circa 1.500 i medici non vaccinati, ma almeno il 30 per cento di questi ha già prenotato la vaccinazione.
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