La deputata grillina Laura Castelliè stata condannata quest'oggi per il reato di diffamazione aggravata contastatole nell'ormai lontano 2016: il viceministro all'Economia dovrà pertanto pagare una multa da 1032 euro ed oltre 5mila euro di provvisionale.
I fatti
La vicenda risale a 5 anni fa, nel periodo immediatamente precedente le elezioni amministrative. L'ex sottosegretario al Mef del governo Conte I decise di postare su Facebook una foto che ritraeva la parte lesa, ovvero la candidata dem alla circoscrizione 3 Lidia Roscaneanu, insieme a Piero Fassino, allora in corsa per la poltrona di sindaco di Torino. Dallo scatto, tuttavia, era stata esclusa un'altra candidata del Pd, così che comparissero solo Fassino e la Roscaneanu."Che legami ci sono tra i due?", commentò allora Castelli, aggiungendo inoltre che la candidata dem lavorava come cassiera nel bar del Palagiustizia, il cui appalto era stato vinto da un'azienda già fallita in tre occasioni, con un ribasso definito esplicitamente "sospetto"."La Procura indaga. Fassino candida la barista nelle sue liste. Quanto meno inopportuno, che dite?", aggiunse allora il viceministro, facendo nascere dei sospetti tra i suoi follower e scatenando in poche ore un mare di polemiche. Ancora più grave il fatto che il post della grillina fosse stato immediatamente ripreso dal blog del Movimento, che funse da ulteriore cassa di risonanza.
In tanti iniziarono a sospettare, quindi, l'esistenza di una relazione tra Fassino e la Roscaneanu, che fu ricoperta di insulti di ogni genere.
La reazione alla sentenza
"Sono contenta. Non è una questione di soldi, ma di principi e valori", ha dichiarato poco dopo la sentenza la diretta interessata, visibilmente commossa, come riportato da La Stampa. Un post, quello della Castelli, che era stato devastante, come la stessa Roscaneanu aveva dichiarato in aula durante la sua deposizione:"Ovunque andassi c'era chi mi faceva battute su Fassino e su una nostra presunta relazione. In poche ore ero stata tempestata di messaggi: migliaia e migliaia di insulti sui social e la notizia era stata ripresa anche da alcuni giornali romeni. Alla fine ho ritirato la mia candidatura".
"Grazie di cuore alla persona dietro di me (nella foto e anche dietro questa causa durata ben cinque lunghissimi anni).
Ha vinto l'onestà, abbiamo vinto noi, ho vinto! A riveder le stelle", ha scritto la Roscaneanu su Facebook.Oltre alla Castelli, che peraltro non si è mai presntata in aula, sono stati condannati altri due imputati: per loro un'ammenda da 516 euro.
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