Tra le novità del nuovo contratto della Pubblica amministrazione comparto Funzioni Centrali c'è l'introduzione di un aumento della retribuzione di 165 euro medi mensili per 13 mensilità, corrispondente al 6% dello stipendio. Sarà possibile, poi, in via sperimentale e garantendo comunque qualità e livello dei servizi resi all'utenza, articolare l'orario di lavoro di 36 ore settimanali su quattro giorni, previa adesione volontaria da parte dei lavoratori. Per i lavoratori che abbiano particolari esigenze di salute o necessità di assistere familiari disabili sarà possibile aumentare le giornate di lavoro agile. Potranno, inoltre, essere erogati buoni pasto anche nelle giornate di smart working. C'è un ulteriore sviluppo degli istituti di partecipazione sindacale, quale segnale della volontà delle parti di mantenere un dialogo costruttivo e collaborativo tra amministrazioni e organizzazioni sindacali. Vengono rivisitati alcuni istituti normo-economici previsti dal precedente contratto, che ha portato all'ampliamento delle ore di permesso per espletamento di visite, terapie o prestazioni diagnostiche, ai dipendenti con più di 60 anni di età. Vengono inoltre introdotti strumenti organizzativi atti a valorizzare i punti di forza delle diverse generazioni presenti nelle amministrazioni (age management).
«Facciamo semplice l'Italia. La tua voce conta», intanto, è il titolo della consultazione pubblica lanciata dal dipartimento della Funzione pubblica con l'intento di semplificare e avvicinare sempre di più gli utenti e la pubblica amministrazione. La consultazione resterà aperta fino a settembre su «ParteciPa»(https://partecipa.gov.
it/), la piattaforma del Governo dedicata ai processi di consultazione e partecipazione pubblica. Gli utenti hanno la possibilità di compilare un semplice questionario prova attraverso il quale segnalare criticità e, eventualmente, proporre soluzioni.
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